Alla scoperta del giradischi, cosa c’è da sapere Dove cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze

Per chi intende iniziare a collezionare vinili, dovrà acquistare in primis un giradischi, ad esempio scegliendo tra i migliori giradischi su Amazon.

Ma da dove cominciare? La scelta è apparentemente infinita. Un disco in vinile contiene un piccolo solco che va dal bordo esterno al centro del disco. Il solco è impresso con una serie di creste che è impercettibile dall’occhio umano.

Quando si posiziona l’ago del giradischi sul disco, il disco inizia a girare e l’ago inizia a viaggiare lungo il solco. Mentre si muove, le creste fanno vibrare l’ago e queste vibrazioni si trasformano in onde sonore. Le onde, a loro volta, si amplificano e diventano musica.

giradischi
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La musica popolare è l’espressione massima della tradizione

La musica popolare, è tradizione, è eco di un passato che ritorna, espressione massima di verità e autenticità, è racconto. Il sound popolare si lega ad un tempo ancestrale, ad un vissuto, alle radici alla terra, per cui è fortemente radicato e allo stesso tempo completamente libero. Questo genere, è stato tramandato oralmente, e nel tempo, ha subito diverse evoluzioni, sia dal punto di vista del canto, che dal punto di vista del sound. Allo stesso genere, appartiene anche la musica folkloristica e la musica etnica, che anche se con sfumature diverse, legano le loro radici al passato, al rito, al suono del canto libero.

Musica popolare
Musica popolare, il richiamo della tradizione

Appartenente ad un unico spazio e a nessuno, la musica popolare, negli ultimi anni, ha subito un forte slancio, ed è stata riscoperta e rimodellata per certi aspetti, svecchiata e rivestita di una nuova essenza. Le evoluzioni subite dalla musica popolare tradizionale, non hanno in alcun modo intaccato il senso reale per cui questa musica è nata e la sua reale funzione, quella di fungere da collante, di aggregare e raccontare delle storie, dei riti e delle tradizioni. In passato accadeva e accade ancora oggi, sono state numerose le contaminazioni, che in qualche modo hanno creato dei connubi e dei sodalizi tra diverse culture ed etnie, legando spazi e intrecciando culture.

 

In Italia, la musica popolare si diffondeva e si diffonde in numerose regioni, in particolare nelle regioni del Sud dello stivale, fortemente legate al passato e alla tradizione, all’amore per la terra e per la natura. Il cerchio è l’elemento cardine di questa tipologia di musica, che chiude una quadratura, in un ritorno costante alla terra e alle radici, al grembo, alla nascita alla vera essenza della vita. Il rituale del canto propiziatorio del lavoro della terra, della semina del grano, della primavera quale rinascita della vita e della natura, richiama esattamente il senso di questa musica.

Non esiste copyright, per cui la musica popolare, è libera, e priva di quell’aspetto commerciale tipico del mondo musicale. Questa libertà, non ha ingabbiato né alterato la musica popolare, ma l’ha fatta crescere nel tempo: pizziche, tarante e danze della tradizione, sono anch’esse riti che ritornano e che richiamano schemi ben precisi. La danza a due, simboleggia la coppia, il corteggiamento, l’unione, l’estasi. Il rito, che sempre attraverso alcune danze ritorna, quello della pizzica, dove il veleno della taranta, viene eliminato danzando sui ritmi del tamburo a cornice. Una musica che è essenza e verità.

Amici: Parte il serale, con tre squadre, tre coppie di professori e nuovi giudici

Sono 17, i ragazzi della scuola di “Amici” che hanno avuto accesso al Serale, la fase finale del programma, che vedrà gli allievi sfidarsi per conquistare la vittoria. Si conservano alcuni aspetti del format, a cui si aggiungono nuove formule innovative. L’edizione di quest’anno, suddivide la classe in tre squadre, formate da cantanti e ballerini, ognuna capitanata da due docenti -canto e ballo-, che hanno personalmente scelto gli allievi da inserire nel proprio team, a seconda dell’inclinazione e della predilezione verso coloro che si considerano, secondo il loro giudizio, maggiormente meritevoli della vittoria.

Amici di Maria De Filippi
Il serale di Amici e le sue novità

I ragazzi dunque, sono stati scelti, in relazione allo stile, alle potenzialità, al percorso effettuato, ai risultati raggiunti: indossano la maglia con il nome dei team a cui appartengono, senza suddivisioni per colore. Ognuno indossa i propri panni, ognuno è se stesso, ognuno interpreta il proprio ruolo, seguendo le sue inclinazioni.

Il team Celentano-Zerbi, sceglie Sangiovanni, Enula, Esa, Serena, Tommaso, Daddy e Leonardo; sei allievi che per i docenti sono i più meritevoli e completi della scuola.

Il team Arisa e Lorella Cuccarini sceglie Gaia, Ibla Raffaele, Tancredi, Rosa, Alessandro e Martina.

Il team Peparini-Pettinelli, sceglie: Aka, Giulia e Samuele.

La giuria quest’anno, tutta al maschile, è formata dal ballerino e coreografo Stefano De Martino, che ha precedentemente collaborato con il team di Amici, e attualmente conduttore del programma “Stasera tutto è possibile”, ora occupa la poltrona di giudice. Stash, frontman dei The Colors, precedentemente docente di canto della scuola, occupa insieme a De Martino il ruolo di giudice musicale, e a completare la triade, Emanuele Filiberto di Savoia.

La prima puntata del serale, è andata in onda il 20 marzo su canale 5: è durante le prime sfide che viene eliminata Gaia, e successivamente Esa. Le future puntate del serale, prevederanno altre eliminazioni, procedendo cosi fino all’ultima puntata che andrà in onda il 9 maggio.

 

Quest’anno, la scuola di Amici di Maria De Filippi, ha richiesto l’intervento di esperti esterni, che hanno valutato mediante una classifica costantemente aggiornata, il gradimento del pubblico e dei critici esterni, durante tutto il percorso scolastico. Inoltre, gli allievi, hanno avuto la possibilità di collaborare con produttori discografici e da coreografi di fama internazionale. In questo modo, hanno potuto affinare la loro tecnica, migliorare il loro percorso artistico, lanciando i propri inediti e collaborando con grandi artisti del teatro , della tv e dello spettacolo tutto.

 

I Maneskin conquistano il podio: trionfa il Rock a Sanremo

I Maneskin conquistano il leone d’oro e vincono il settantunesimo Festival di Sanremo: “Zitti e buoni”, è un graffio, uno squarcio, una rottura nella tela dolce e nostalgica intrecciata dalle melodie armoniose del Festival della Canzone Italiana. Una risposta nuova, quella della giuria, dell’orchestra, della sala stampa e del pubblico, giudice sovrano. Una vittoria inaspettata che ribalta la classifica delle cinque serate del Festival, nelle quali si era costantemente classificato primo, il brano di Ermal Meta, “Un milione di cose da dirti”, che invece si classifica al terzo posto, vincendo il premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale, assegnato dall’orchestra; si classificano al secondo posto, Fedez e Francesca Michelin, con “Chiamami per nome”.

 

“Una vittoria meritata”, è ciò che affermano giornalisti e cultori musicali: i Maneskin hanno ribaltato le dinamiche del Festival, portando sul palco dell’Ariston un mesh-up, un pezzo rock, un look anni ’80, un nuovo brio. E’ l’evolversi della musica, il naturale cambiamento che ha interessato anche la struttura musicale del Festival, che in un anno particolare come questo, ha portato sul palco un vero e proprio spettacolo. I Maneskin, vincitori di X Factor 2017, hanno costruito il loro percorsi artistico nel tempo: a seguito del contratto con la Sony, il brano “Torna a casa” ha scalato le vette di tutte le classifiche, aggiudicandosi il quintuplo disco di Platino; nel 2018, al Wind Music Awards, hanno ricevuto un Cd di Platino per il loro disco Chisen. Tornano a Sanremo quest’anno e vincono il leone d’oro.

I Maneskin Vincono
Vincitori del settantunesimo Festival della Canzone Italiana

Vincitori che rompono gli schemi, un Festival che è stato uno spettacolo: lo raccontano a “Porta a Porta”, i primi tre classificati e il direttore artistico Amadeus. Un Ariston senza pubblico, i presentatori, che improvvisano, scendono e passeggiano tra le poltrone vuote, improvvisano, si travestono, intervistano. Una macchina perfettamente collaudata, quella di Amadeus e Fiorello, che sono stati accompagnati da co-conduttrici d’eccezione, che hanno donato spessore e momenti di riflessione con i loro interventi.

Achille Lauro, presente in tutti i quadri in tutte e cinque le serate del Festival, regala dei quadri, delle interpretazioni toccanti, anarchiche, profonde e struggenti. Laura Pausini che balla e canta con i due conduttori e ringrazia per il Golden Globe. Un Festival dove applaudiva solo l’orchestra, un Festival diverso, dove tutto è stato nuovo in qualche modo.

Scalano le classifiche i Maneskin, ancora increduli, in lacrime durante la premiazione, che li vede vittoriosi.

 

 

Fedez-Michelin a Sanremo: accettato il brano di nuovo in gara

“Chiamami per nome”, è il titolo del brano di Fedez e Francesca Michelin, concorrenti in gara per la settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Per i due cantanti, non è solo un brano, ma un progetto, un fiore sbocciato nell’asfalto asfissiante del lookdown, un modo per ricominciare, una storia d’amore trasversale. L’emozione racchiusa nel brano, si percepiva anche attraverso il loro racconto durante l’intervista pre-festival, tenutasi qualche settimana fa.

 

Francesca Michelin, ritorna sul palco dell’Ariston dopo la sua partecipazione con “Nessun grado di separazione” che la rese seconda classificata. Torna emozionata e racconta il suo desiderio di far bene e la voglia di esprimere tutta la bellezza del brano. Per Fedez, è la prima volta sul palco dell’Ariston: un’esperienza assolutamente unica e singolare, che il più noto rapper sta vivendo con altrettanta emozione. Entrambi raccontano di come è nato il progetto, ovvero dalla voglia di raccontare qualcosa in un periodo in cui tutto era immobile: il brano è nato dalla penna di Fedez e Francesca in collaborazione con Mahmood, Davide Simonetta e Alessandro Raina. La canzone, è una boccata d’aria fresca, una ventata di libertà, un progetto che fiorisce, un messaggio d’amore e di speranza.

Il connubio tra i due artisti, è stato immediato, probabilmente per le differenze che mettono ancora più in risalto la chimica che li accomuna. Francesca è radicata alla realtà e profondamente sensibile, un’artista che si mette in discussione in tutta la sua pienezza, mostrando senza paure la sua ansia per questo grande progetto che è il festival di Sanremo. Fedez, con la sua umanità e risolutezza, ha completato la sua metà artistica, per cui i due costituiscono un ingranaggio perfetto.

 

Il sodalizio artistico è stato immediato, ed ha superato diversi problemi, tra cui la possibile eliminazione dalla gara: Fedez infatti, aveva postato una storia Instagram, in cui si potevano ascoltare pochissimi secondi della loro canzone “Chiamami per nome”. L’organizzazione Artistica del festival, ha deciso di non prendere provvedimenti disciplinari verso il brano e i concorrenti in gara, perché i secondi della canzone erano pochi e non sufficienti a renderla identificabile. Fedez, ha postato poi una foto in cui si è pubblicamente scusato con la sua collega.

I due cantanti sono ora pronti ad affrontare la loro prova, in un teatro senza pubblico, in un periodo storico singolare: l’emozione è tanta, cosi come le aspettative del pubblico, trepidante e in attesa.

La VR come nuovo stimolo mentale terapeutico

vr stimolo mentale terapeutico

Uno dei modi migliori per affrontare i diversi livelli di stress che attraversiamo nella vita è la meditazione.

Attualmente una delle novità più interessanti in merito è rappresentata dalla VR che, dopo essersi sviluppata principalmente attorno al mondo del gioco come la slot gratis Book of Ra, si sta approcciando anche al mercato del miglioramento della salute mentale.

I principi di base sono consolidati da anni, ma ancora servono studi specifici per portare la disponibilità della VR al pubblico più vasto.

La maggior parte delle aziende che operano in questo spazio si concentra sullo sviluppo di strumenti clinici utilizzati direttamente da personale specializzato. Ma in alcuni anni dovremmo poter ottenere ulteriori dati per valutare adeguatamente nuove modalità di trattamento a distanza.

Fino a quel momento, ci si può aspettare un’esplosione di app che fanno vari tipi di proclami, alcune della quali supportate dai dati, mentre altre no.

Ci sono varie applicazioni che possono guidarci attraverso metodi intenzionali di respirazione e renderci positivi. Varie app consentono di impostare timer utili per le sessioni e aiutano a visualizzare se stessi in luoghi tranquilli come spiagge e prati.  Ma sull’efficacia di tali strumenti si possono fare delle osservazioni più specifiche.

Queste applicazioni hanno diverse funzioni, alcune offrono centinaia di meditazioni guidate, mentre altre funzionano solo come timer. Uno dei vantaggi da non discutere consiste nelle meditazioni guidata che possono essere particolarmente utili per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di esercizio.

Invece, un motivo di riflessione sull’uso delle app è insito proprio alla piattaforma alla quale sono legate, cioè lo smartphone. Infatti, è noto che un uso smodato dei dispositivi mobile può portare ad un peggioramento delle condizioni mentali, e per una parte considerevole di praticanti di meditazione è importante riuscire a ottenere un controllo sugli stimoli esterni dati dai cellulari.

Inoltre, è difficile risalire a fonti tecniche per gli obiettivi che molte di queste app promettono, il che non vuol dire che in automatico non funzionino; ma almeno bisogna essere consapevoli che si sta interagendo con qualcosa di cui non si hanno feedback reali dimostrati. Molte persone che hanno bisogno di aiuto e lo cercano in queste app dovrebbero essere messe in guardia, piuttosto che venire bombardati dalle solite promesse di marketing.

Concludendo, è chiaro che queste app non possono sostituire i benefici di una consultazione diretta o di un trattamento, almeno fino a quanto non saranno raccolti i dati necessari, cosa che è assolutamente auspicabile da fare in questi anni.

Ospiti di Sanremo 2021: tutte le novità sul festival della canzone italiana

Il countdown sta per finire: -2 giorni all’inizio della nuova edizione del Festival della Canzone Italiana, quest’anno particolarmente desiderata e attesa. Si è molto discusso sulla scelta del Palinsesto Rai: l’inarrestabile emergenza sanitaria, ha richiesto l’attivazione di un meccanismo di controlli estremamente serrato e attento. Tutto il personale è costantemente tamponato e monitorato, cosi da poter realizzare l’evento in tutta sicurezza. Il festival  di Sanremo 2021 inizierà il 2 marzo 2021 e durerà fino al 6 marzo. I fan sono in trepidazione e aspettano gli ospiti. Uno di questi sarà la cantante Emma Marrone.

 

La tanto amata cantante salentina, salirà sul palco per accompagnare Achille Lauro, ospite fisso del festival di Sanremo 2021. Lo stravagante Lauro, che aveva già sbalordito e sorpreso il pubblico del festival negli scorsi anni, ha dichiarato che quest’anno intende fare qualcosa di sbalorditivo e unico. Le aspettative per la sua esibizione sono altissime: la spettacolare ed esplosiva Emma accanto all’anticonformista e rivoluzionario Lauro,  il mesh-up di queste due voci, e la particolarità data dal tocco innovativo di entrambi, potrebbe davvero rapire il pubblico.

Ospiti di Sanremo 2021
Tra gli ospiti di Sanremo Emma

Emma Marrone, si esibirà il 4 marzo 2021, in uno dei quadri di Achille Lauro: entrambi i cantanti hanno postato una loro foto insieme nelle loro Stories, annunciando il connubio musicale di quest’anno. L’emozione è da parte di entrambi e per entrambi.

Ospiti di Sanremo 2021 per una sola serata sono invece: I Negramaro, Loredana Bertè -che presenterà un medley delle sue canzoni e il su nuovo singolo, e ancora ci saranno Ornella Vanoni e Francesco Gabbani in un duo, Andrea Morricone che dirigerà l’orchestra in onore di so padre, Il Volo, Alberto Tomba e Federica Pellegrini che annunceranno le Olimpiadi del 2026, e Schwazwer, il marciatore.

 

Il teatro Ariston, quest’anno sarà vuoto, privo di pubblico: l’innalzamento dell’Rt in tutta Italia e i dati preoccupanti in relazione alle varianti, hanno condotto a questa scelta, quella di non rinunciare al festival di Sanremo, ma di realizzarlo nella massima sicurezza. Non ci saranno passerelle, fan in delirio, e soprattutto non ci sarà il pubblico ad applaudire in sala per questo Sanremo 2021 Sarà un festival diverso, un festival che sarà ricordato; diverso dunque, ma non meno emozionante, sia per i suoi contenuti, per lo spessore qualitativo dei cantanti, per i testi, per gli ospiti, e perché rappresenta una sorta di speranza verso un ritorno alla normalità.

 

Il festival di Sanremo, è sempre stato considerato un appuntamento Rai importantissimo: l’evento forse più importante prodotto dalla Televisione Italiana per oltre settant’anni: il direttore artistico Amadeus e il mattatore e presentatore Fiorello, apriranno il 2 marzo 2021… E sarà un festival da ricordare.

Quella volta in cui 1727 Wrldstar rappava per Mussolini e non lo abbiamo ignorato

1727 wrldstar

Sì, ancora una volta su 1727 Wrldstar e ancora una volta su un soggetto che non può nemmeno far parte del trash italiano. Il trash, come il rispetto, devi meritarlo. Da quando è approdato nelle nostre vite con quello schianto sfigatissimo contro il muro in diretta Instagram – frate’, quello non è un incidente, te lo dico – tutti ci siamo accorti che era in arrivo un altro fenomeno.

Il boss è solo

Anche i freaks, un tempo, erano fenomeni. Anche il tizio che sbraita da solo sull’autobus spezzando la quiete e l’individualismo di ognuno, è un fenomeno. Il fenomeno 1727 Wrldstar non è certo la realtà più estrema che i social abbiano vomitato fuori. Prima di lui abbiamo incontrato il suo amichetto Er Brasile, in Sardegna c’era l’incacchioso Christian Pinna e ogni provincia coltiva il proprio finto boss che si spaccia per uno che detiene il potere.

Sì, anche Algero Corretini ti dice “Nun ce stanno problemi, fratelli’, te dico fermete fratelli'”, un po’ per farti capire che devi essergli amico e un po’ per dirti che lui fa quello che vuole. C’è la farsa del padre, poi, che finge di contrastarlo ma che nella sua finta indifferenza crea il supporto per la sua meccanica mentale di imprecisione. Oggettivamente Algero è uno solo. Finché le cose funzionavano con Simona Vergaro poteva dire, a parole sue, di avere una dimensione. Ora non gli resta niente, e noi gioiamo. Sì, perché le donne non si picchiano ma noi abbiamo partecipato alle sue dirette, gli abbiamo dato la benza per non sbrodare in mezzo all’autostrada della viralità, ed eccoci qui.

Mussolini

Senza Instagram né Twitch, 1727 Wrldstar sarebbe rimasto il pischellino disadattato che cantava Mussolini, ma inconsapevole che durante il Ventennio lo avrebbero legato a un treno in corsa dalla parte dei testicoli. Ascoltate quel brano, fatelo. Su, non ripetete il ritornello di “eh ma kosì je dai visibilità frate'”, ma dai che bravo che sei. Ascolta quel pezzo e renditi conto di cosa hai fatto.

Ho preso la tua tipa, uh
Ci ho fumato al bagno una siga, ya
Ha preso il ca–o e lo voleva
Ha preso il ca–o e lo sognava
Ha preso il ca–o e lo chiedeva

Roba da Duce, proprio, un manifesto politico che lui stesso aveva definito satirico, anche se non ha mai nascosto la sua passione per l’estrema destra. Che poi, che ne può sapere un Angelo Corretini di “satira”? Uno che picchia le donne, figlio di un padre che dice che “una pizza può scappa’”, che può saperne di satira, Cristo?

Poteva rimanere nel dimenticatoio, dopo quello schifo cacofonico di Mussolini, ma quelli che dicono “ok boomer” se critichi un sedicente rapper, l’hanno avuta vinta. Ed eccovi 1727 Wrldstar, il vostro orrore preferito.

Ascolta Belva di Gazzelle – Testo

belva di gazzelle

Sembra grunge, ma non è: Belva di Gazzelle arriva quando il cantautore romano ha già lanciato i presupposti di ciò che troveremo in OK, il suo terzo album in studio. Recentemente, infatti, Gazzelle ha annunciato che il nuovo disco, in uscita il 12 febbraio, sarà un viaggio nel grunge in chiave moderna. Probabilmente vi troveremo l’attitudine non tradotta in musica di Punk, e le premesse pubblicate come anticipazioni come Destri, Lacri-ma Scusa hanno ben reso l’idea.

Belva di Gazzelle è ciò che noi chiamiamo intento: non ci sono chitarre distorte né grida lancinanti sputate fuori da artisti che hanno sofferto la separazione dei genitori e non trovano una loro serenità in un mondo che corre troppo veloce. Il brano è una ballata sull’apatia, con un lui che non riesce a capacitarsi della fine di una relazione ma allo stesso tempo non muove un muscolo perché questo non accada.

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

E non è vero che tutto si aggiusta
Che tutto ha un senso e che tutto ci serve
E non è detto sta frase sia giusta
Che se ti perdo pure te sei un po’ persa
Che non sto bene ma nemmeno di merda
Che se ti sposti io casco per terra
Che stavo in pace prima di questa guerra
Che tu sia buona che io sia una belva

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Non è
Veramente
Com’è
Se ti fa star meglio
Puoi dormirmi dentro
Anche se poi non è mica il grande hotel

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Di seguito il video ufficiale di Belva di Gazzelle:

 

Ascolta Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani – Testo

il tuo ricordo di samuele bersani

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani è il nuovo singolo estratto da Cinema Samuele ed è un piccolo capolavoro. Possiamo dirlo perché è tipico dei poeti riuscire a personificare l’astratto fino a renderlo un oggetto modellabile e quotidiano.

Samuele Bersani, del resto, ci ha mostrato le sue capacità dai tempi di Giudizi Universali e Spaccacuore e oggi è uno dei migliori parolieri della canzone d’autore italiana. Con Cinema Samuele il cantautore bolognese ha scelto di scavare ancora di più nel profondo. Oggetto della sua passione, a questo giro, sono il presente e il passato.

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani

Con la sua canzone Samuele Bersani riesce a metterli di fronte a una pace armata. Il passato ritorna e rimodula il presente, ora favorendolo e ora apportando malinconia, ma niente è così definitivo quando si tratta di sensibilità ed empatia.

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani è una ballata dolcissima in cui il pianoforte incontra la voce e le percussioni appena pronunciate, senza che uno di questi elementi sia di troppo né troppo “presente”. Il risultato è un dolce movimento in cui tutti possiamo trovare il conforto di un amico ritrovato, l’artista che diventa confidente e specchio d’acqua.

Il passato ci prova
Sta giocando una carta impossibile
Per tornare di moda
Non sa che il tempo è irripetibile

Il presente si trova
Motivato e deciso a non cedere
Come ha fatto finora
Senza dire una sola parola
Lo scontro è leggendario

Appena ha inizio
Uno sta zitto e l’altro fa il suo comizio
Non vuole capire di essere troppo in ritardo
Per dare lezioni a chi invece è in orario

Il passato riposa
Bellamente nel letto degli ospiti
O mi segue per casa
Come un’ombra incollato ai miei gomiti

Da buttarlo giù a a calci
Apre bocca e lo fa sempre a vanvera
Con discorsi bugiardi
E la coda di paglia
Lo scontro è proseguito
Anche sul treno
Chi è un abusivo
Chi paga intero
Proprio così se non vi è chiaro il concetto

Il passato non paga nemmeno il biglietto
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e seteQuel poco equilibrio che ho si disintegra

Il passato è una droga
Che non ho più intenzione di prendere
Mi citofona ancora
Aspettandosi di farmi scendere
Con il richiamo di ieri
Con il tono di voce di un angelo
Impigliato tra i fili
E ignorato nel traffico dai passanti

Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
E quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
Ma è soltanto un tranello, una trappola

Il passato dichiara di essere pronto a una sfida sul limite
Vuole fargli paura e dimostra infinita energia
Ma il presente prepara la sua corsa
E dimostra a se stesso che
Arrivato al traguardo non avrà mai più nostalgia

Gabry Ponte ricoverato per un intervento al cuore: “Non va a tempo”

gabry ponte ricoverato

Gabry Ponte ricoverato all’ospedale per sottoporsi a un intervento al cuore. Il DJ e produttore torinese è comparso in pigiama sui social per annunciare ai suoi follower che dovrà essere operato per un problema congenito di natura degenerativa che fino ad oggi non gli ha creato problemi, ma che ora deve essere risolto.

C’è grande apprensione, in queste ore, dopo la notizia su Gabry Ponte ricoverato che tuttavia non perde l’ironia: “Non va a tempo”, scrive l’artista sui social e per questo chiede ai suoi fan di mandargli tanta energia positiva e i più affettuosi auguri.

Ciao devo dirvi una cosa.. Sto per affrontare un’operazione un po’ complicata per cercare di risolvere un problemino che mi insegue ormai da tanti anni: il mio cuore , ironia della sorte, non va a tempo per colpa di una delle valvole principali al suo interno che è malata, e non funziona bene. Si tratta di una malattia congenita (leggasi difetto di fabbrica) che purtroppo è degenerativa..ho avuto una vita normale finora, come potete vedere dalle tante foto in cui faccio ogni tipo di sport, ma i medici che ormai da anni mi seguono mi hanno detto che ho raggiunto uno stadio in cui se non mi opero andrò incontro a complicazioni…e a noi non piacciono le complicazioni vero? Quindi eccomi qua! Tra un po’ me ne vado sotto i ferri per fare questo tagliando importante, e poi approfitterò di questo periodo di “stop” forzato dai concerti per rimettermi in forze e tornare più carico che mai!! Fatemi gli auguri e mandate tanta energia positiva, ci sentiamo presto!

Una notizia inaspettata e che da questo momento crea una grande attesa. Domani Gabry Ponte verrà operato per scongiurare complicazioni e per questo gli amici e i colleghi gli si stringono intorno per augurargli una pronta guarigione. Non mancano i messaggi degli artisti, da Umberto Tozzi ad Alexia, comprese Sabrina SalernoPaola Iezzi, ma anche Benji Mascolo e lo stesso team di Spotify Italia che gli scrive: “Ti vogliamo bene”.

Nell’attesa dell’intervento Gabry Ponte, ricoverato in un ospedale non specificato, mostra a tutti un sorriso amaro, uno sguardo preoccupato ma che tuttavia lotta per restare sereno e positivo, proprio come richiesto ai suoi stessi contatti.

Ecco di seguito il messaggio diventato virale sui social che mostra Gabry Ponte ricoverato a meno di 24 ore dall’intervento che lo aiuterà a ritornare in perfetta salute, pronto per riprendere con la sua musica.

 

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È morto Phil Spector, produttore dei Beatles e inventore del Wall Of Sound

morto phil spector

Travolto da complicazioni dovute al Covid, è morto Phil Spector. Produttore e genio, ma anche omicida. La notizia è stata riportata da TMZ e ora compare su tutti gli organi di stampa del mondo.

L’omicidio di Lara Clarkson

Phil Spector si trovava all’ospedale da 4 settimane circa dopo aver contratto il Covid-19. Lo storico produttore stava scontando la sua pena nel penitenziario di Corcoran, California, a seguito dell’omicidio della modella Lana Clarkson uccisa a Los Angeles con un colpo di pistola alla bocca. Spector era stato condannato nel 2009.

La modella fu trovata morta il 3 febbraio 2003 e Phil Spector si difese spiegando che si trattava di “suicidio accidentale”. In un primo momento il produttore fu liberato dietro il pagamento di una cauzione ma fu condannato in via definitiva nel 2009 per omicidio di secondo grado.

Il Wall Of Sound

Il nome di Phil Spector è collegato ai Beatles, a John Lennon, a Tina Turner, a Leonard Cohen ma soprattutto al Wall of Sound. Si trattava di una tecnica rivoluzionaria che negli anni ’60 creò il sincretismo tra il pop, il rock e la musica sinfonica. Phil Spector voleva dimostrare il pop e il rock non erano destinati a rimanere sempre negli stessi canoni, per questo sperimentò l’apporto di incisioni orchestrali per poi combinare le due realtà in fase di mixaggio.

Il risultato, appunto, era un muro del suono che trasportava l’ascoltatore in un’esperienza sonora unica. Quintessenza della rivoluzione iniziata con Phil Spector fu il brano Be My Baby interpretato dalle Ronettes.

La sua tecnica fu pura salvezza per l’album Let It Be dei Beatles. Inizialmente il missaggio era stato affidato all’ingegnere della EMI Glyn Johns per il mixaggio, ma i Fab Four lo rifiutarono. Per questo fu coinvolto Phil Spector che apportò al disco tutte le modifiche tipiche del suo stile.

La band, in quel periodo, viveva le forti tensioni interne che di lì a poco avrebbero portato allo scioglimento. Paul McCartney, in particolare, andò su tutte le furie nel constatare che dei brani originali era rimasto poco, specialmente The Long And Winding Road.

Successivamente però Sir Paul accettò la novità e ancora oggi esegue il brano dal vivo con l’arrangiamento di Phil Spector.

La morte

Il produttore e inventore del Wall of Sound si è spento all’ospedale all’età di 81 anni. Ora che è morto Phil Spector, per il momento, non arrivano messaggi dai profili social dei Beatles, di Paul McCartney e di Ringo Starr, ma potrebbero arrivare nelle prossime ore.

Ascolta No Satisfaction di Ermal Meta – Testo e video

no satisfaction di ermal meta

No Satisfaction di Ermal Meta è il biglietto da visita per il nuovo percorso del cantautore di Vietato Morire. A questo giro Ermal ritorna con un brano pop rock, forte nel groove e nelle parole, che dal titolo ricorda i grandi fasti del passato a partire dai più classici Rolling Stones a quella frase celata nel testo di Paranoid dei Black Sabbath: “Nothing seems to satisfy”. Il tema, infatti, è quello dell’incapacità di rassegnarsi a un nuovo stato di cose.

No Satisfaction di Ermal Meta

“Per chi perde, chi vince, il premio è uguale”, dice un adagio, e con No Satisfaction di Ermal Meta scopriamo concetti schietti e appuntiti spolverizzati su un quotidiano che soffoca e dilania. L’era tecnologica ci ha cambiati nel profondo e ci ha regalato l’illusione di essere qualcuno solamente perché abbiamo accesso a piattaforme sulle quali esprimiamo un pensiero. Non sempre, però, questo è interessante. Non ce ne rendiamo conto ed ecco l’odio mascherato da opinione che sposta le nostre emozioni e ci rende primitivi del futuro.

Testo

Io che vivo di consensi
io che vendo i sentimenti
io che piango e stringo i denti
io che veni vidi e persi
io che scavo con le mani nelle tasche dei parenti
tu che vivi e non lo senti e mi dai suggerimenti
io che scaldo l’atmosfera
ma son solo anche stasera
tu che studi per passare
io che passo per ? e mentre stringo le sue mani
che hanno odore di altre mani

Non trovo più satisfaction
non trovo più satisfaction
in questa new generation
no satisfaction

Tu che ridi e sembri iena
io che urlo e sembro scimmia
tu che incidi sulla schiena ogni tipo di avventura
io mi aggrappo ad ogni scusa
tu che gli altri non importa
quella è la porta

Non trovo più satisfaction
non trovo più satisfaction
in questa new generation
no satisfaction
no satisfaction

Siamo macchine perfette di parole, di saette
siamo macchine inventate da una mente un po’ animale
che un battito e un ruggito sono sempre un rituale
per chi perde e per chi vince il premio è uguale

No satisfaction
no satisfaction

Avanti un altro come me
siamo la new generation
ma tu che cosa vuoi da me
non trovo più satisfaction (no satisfaction)
ma tu che cosa vuoi da me
no satisfaction
ma tu che cosa vuoi da me

Video

Nel video di No Satisfaction di Ermal Meta l’artista si muove in un mondo in cui i volti scompaiono e diventano maschere anonime, tutti più uguali degli altri, per poi scoprire che è stato tutto un incubo. Forse.

Il nuovo album dei NoFx esce a febbraio, ascolta il singolo Linewleum con gli Avenged Sevenfold – Testo

nuovo album dei nofx

Il 2021 è anche l’anno del nuovo album dei NoFx. La band di Fat Mike torna a far parlare di sé e lo fa con Double Album, nuova esperienza in studio degli eroi dell’hardcore melodico. A questo giro c’è anche un nuovo singolo, Linewleum. Vi ricorda qualcosa?

Esatto, il nome è chiaramente ispirato alla traccia Linoleum, brano d’apertura del capolavoro Punk In DrublicCome mai questa scelta? Lo spiega lo stesso Fat Mike, che ancora oggi non si capacita del grande successo di quel brano nonostante sia convinto che vi siano altri brani dei NoFx altrettanto iconici. Soprattutto, il frontman è stupito dalla grande quantità di cover presenti su YouTube. Come riferisce Kerrang:

Una notte sono rimasto sveglio fino alle 4 del mattino a controllare tutte le diverse versioni su YouTube. Guardare centinaia di band provenienti da oltre 28 paesi (soprattutto Indonesia) suonare Linoleum è stata un’esperienza devastante. Quindi ho deciso di scrivere una canzone che fosse una risposta a tutte quelle persone che hanno imparato quei quattro accordi e ricordato i testi.

A gran sorpresa Linewleum gode della presenza degli Avenged Sevenfold e nel video ufficiale le due band hanno scelto di montare insieme alcune delle video cover realizzate dai fan.

Il nuovo album dei NoFx si chiamerà Single Album e sarà fuori il 26 febbraio.

Intellectual property never meant anything to me
So I’m not crazy
For trying to pimp out a classic song
At 25 years old it’s the humane thing to do
Even though you know we know you think it’s wrong
But after 700 covers and 1800 shows
And because it’s the song that Colombian’s love to hum
We voted to pull the plug and euthanize
Linoleum

I think I was born into this world
To piss people off
So I’m doing what a smart band never would
I’m taking our one well known song
And trying to make it
Not very good

Linoleum never meant anything to me
I never even wrote a chorus, just verses and a bridge
It’s like bull-dozing a bowling alley, for a used record store
Decomposing your best song is sacrilege
But when most hopeless bands play it wrong
And it’s in Le Tigre’s best song
And it was the last song that Tony ever played
It’s time to put Linoleum out to stud
And make sure that it gets laid

That’s me and I got a new kitchen floor
But I still sleep with a close friend
The leather trunk next to my bed

That’s me on the street and I’m walking with my kid
When she told me she knows everything I did
Because she just finished our book

What? Wait. What?

What the f?
What the hell?
Why did she feel the need to tell me
That she knows her dad is more than kinda weird
She knows that I do drugs
She knows that I’m kinky
But what keeps me up at night is that her friends know that I drink pee