Pussy Riot, Paul McCartney scrive alle autorità russe

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Paul McCartney ha scritto alle autorità russe in supporto di Maria Aliokhina, una delle Pussy Riot incarcerate che due giorni fa ha iniziato uno sciopero della fame. La musicista ha dato il via alla protesta quando si è vista rifiutare la possibilità di comparire in aula per l’udienza di scarcerazione.
L’ex Beatles ha quindi inviato delle lettere scritte a mano, in cui chiede di considerare la libertà sulla parola per la Aliokhina e l’altro membro della band, Nadezhda Tolokonnikova. “La mia opinione personale – si legge sulla missiva – è che l’incarcerazione di Maria possa essere dannosa per lei e per un’intera situazione seguita dalle persone di tutto il mondo”.
“Nella grande tradizione di imparzialità tipica del popolo russo (di cui in molti sono miei cari amici), confido che l’accettazione di questa richiesta sia un messaggio positivo per tutti quelli che hanno seguito questo caso”.
Lo scorso febbraio 2012, tre ragazze della band Pussy Riot avevano inscenato una protesta contro Vladimir Putin, di fronte la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, subendo una condanna a tre anni di lavori forzati a causa di una legge sulla blasfemia approvata tuttavia dopo l’arresto delle musiciste. Yekaterina Samutsevich è al momento l’unica delle tre cui è stata concessa la libertà in attesa della sentenza d’appello.