Se non voti ti fai del male, Celentano chiama gli italiani alle urne

Sarebbe stato strano.  Poteva non dire la sua anche quest’anno? Celentano non riesce a stare zitto. Quest’anno Crozza a Sanremo ha preso tutti i fischi che il pubblico aveva risparmiato al molleggiato.

Lui è un intoccabile. Dunque non si esime dal fare politica proprio adesso. Ed eccolo, quindi, all’ora di pranzo, dare in pasto agli italiani la sua nuova arringa: una canzone inedita, dalle sonorità e dall’enfasi morriconiane e con derive techno. Wow!

Lo fa tramite il suo blog (www.ilmondodiadriano.it), attraverso il web, in modo da non sembrare anacronistico, come quella volta che a quello che sembrava essere destinato ad essere il suo futuro genero, l’allora rapper Lorenzo Jovanotti, ha detto di essere stato l’inventore del rap; e qualcuno ha anche detto che in effetti quella musica non è un invenzione degli americani ma del nostro Adriano.

Ha un qualcosa di imperiale questo uomo, a parte il nome: non si scansa dai posti di potere e dagli altari mediatici come i nostri politici. Sarà un morbo generazionale? Chissà. Al momento, però, la malattia che lo interessa è l’astensionismo. Lo scopo di questa improvvisa nuova hit di Celentano è quello di portare gli italiani alle urne, insomma rema nella stessa direzione di Bersani, Monti, Berlusconi ma soprattutto di Grillo.

Già, seguendo il testo sembra essere l’ex comico il paladino di questa preferenza di questo cantante impegnato ed ex comico. C’è poco da ridere, la canzone fa così:

Se non voti non cambia niente
se non voti ritornano ancora
se non voti ti fai del male
più male di così?
Ci stanno rubando il mondo
però si dice in giro che fra i partiti c’è un’onda nuova che è partita dal niente
come una valanga, sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione
se non voti ti fai del male
fino a quando il Comune di Venezia non fermerà quei mostri che galleggiano giganteschi
orribili navi che sembrano palazzi che devastano la laguna
ma i politici non si accorgono che quando la bellezza morirà loro saranno i primi a sprofondare
se non voti non cambia niente
se non voti ti fai del male 

Ma c’è spazio anche per invettive religiose, con un piccolo riferimento al Pontefice, ed anche alle questioni ambientali nella canzone. Senza contare le donne e il femminicidio. Insomma, il bisbetico domato torna nei panni del gentile John Lui e si immola per la Patria.

Si dice in giro che fra i partiti c’è un’onda nuova che è partita dal niente, come una valanga, sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione

canta Adriano e ce l’ha fatta ad ottenere un bel boom istantaneo. Spinge sul “Grilletto” e spara su tutto. Non si scansa e sale in cattedra, come ha sempre fatto. Ma almeno è una canzone: in genere chi non lascia libere le poltrone sembra bravo solo a parlare.

Se non voti ti fai del male – Adriano Celentano – Audio