Bono racconta tutta la sua vita con 40 canzoni

Uno dei cantanti più importanti di sempre nel mondo della musica è senz’altro Bono Vox. Ebbene, una delle novità più interessanti riguarda proprio questo artista, che ha scelto di raccontare i momenti più importanti della sua vita in una vera e propria autobiografia.

Anna Pettinelli si racconta in un’intervista: l’addio ad Amici

La speaker radiofonica Anna Pettinelli, ha rilasciato un’interessante intervista alla collega e amica Lorella Cuccarini per la nuova piattaforma web “Un caffè con”, nella quale si è raccontata, con estrema schiettezza e sincerità. La speaker, è stata per diversi anni insegnante ad Amici, il talent show condotto da Maria de Filippi, ne quale la Pettinelli, ha ricoperto il ruolo di insegnante di canto. La coach, è stata affiancata dalla nota coreografa Veronica Peparini, che lo scorso anno, ha portato al trionfo la ballerina Giulia Stabile. Quest’anno, il duo, ha subito un forte contraccolpo, per cui, è possibile che il loro ruolo non venga riconfermato per la l’edizione 2022/2023 del talent.

 

Secondo i rumors, la poltrona di Anna Pettinelli, sarà occupata da Arisa, che ritornerà nello show, come insegnante di canto. Stavolta però, non affiancherà la collega Lorella Cuccarini, che nel talent ha ricoperto prima il ruolo di insegnante di danza, per poi passare alla cattedra di canto, affiancata dal ballerino Raimondo Todaro. Accanto ad Arisa, siederà il coreografo e ballerino Emanuel Lo. Il ritorno di Arisa, e l’arrivo del noto ballerino, ha scatenato immediatamente l’entusiasmo dei fan del programma, anche se non esistono smentite in relazione a queste notizie, da parte delle due coach, che non hanno né confermato, né smentito la notizia. La formazione dei coach delle squadre, è dunque, ancora da definire.

 

Nell’intervista a Lorella Cuccarini, la speaker Anna Pettinelli, ha raccontato del suo rapporto con il collega Rudy Zerby, rapporto estremamente burrascoso e chiacchierato. I due, durante lo show, ed in particolare nella fase finale dello stesso, si sono spesso scontrati, perché discordi sul talento dei loro allievi. Molti, hanno creduto che le loro divergenze, fossero parte dello show, ma che non avessero effettivamente alcuna verità di fondo; in realtà, la Pettinelli, ha dichiarato di non avere simpatia per il collega, e che le litigate, che per molti erano costruite, sono in realtà, lo specchio dei loro reali contrasti.

I due colleghi, sono distanti dal punto di vista ideologico, per cui anche se c’è rispetto, non esiste alla base una concordanza di idee. Anna Pettinelli, ha dichiarato: “Non sono diplomatica e per questo ho perso molti lavori, perché dico cose scomode”.

Inoltre, l’ex insegnante di Amici, ha parlato del suo rapporto con la conduttrice del talent, Maria De Filippi, verso la quale, ha sostenuto di nutrire profonda stima e rispetto, per la sua capacità di essere lungimirante e sempre nel giusto rispetto alle dinamiche del programma.

 

Elodie si racconta in un’intervista: la sua infanzia e la sua storia

Elodie, la nota cantante pop, si è raccontata in un’intervista al Corriere, in cui ha parlato del particolare rapporto con i suoi genitori, della sua infanzia, di come la sua vita e le sue relazioni familiari abbiano influenzato il suo carattere e la sua carriera. La cantante, ha raccontato della sua famiglia e della sua infanzia: figlia di un artista di strada romano e di una cubista di origini caraibiche. Ha vissuto la sua vita nel ruolo di sorella maggiore, protettiva e materna con la piccola Fey, ma non ha vissuto veramente il ruolo di figlia. I suoi genitori, l’hanno cresciuta al Quartaccio, un quartiere di Roma, con pochissimi soldi, e tantissime difficoltà.

 

E’ attraverso quelle difficoltà che Elodie dichiara di essersi fatta le ossa. Per strada, seguendo i genitori, facendo da madre alla sorella. Vivendo una vita priva di giochi e piena di responsabilità, un’infanzia pesante, in cui, i suoi genitori, l’hanno messa più volte alla prova. Una vita difficile per certi aspetti, una vita complessa, in cui forse, troppo presto, ha dovuto fronteggiare diverse difficoltà. Elodie, ha dichiarato che per nulla al mondo avrebbe cambiato i suoi genitori, ma che a causa loro, ha dovuto crescere troppo in fretta, e con un carico di responsabilità troppo grande. Questo rapporto contrastato con i suoi genitori, la sua vita difficoltosa e i momenti di fragilità, l’hanno però resa la donna che è oggi: forte, determinata e piena di talento. Il suo successo, è certamente dovuto anche al suo passato, che è stato il trampolino di lancio per il suo futuro.

 

Nella vita della cantante, ha avuto molta influenza anche la nonna, Marie Victorine, che ha sempre spronato la nipote a sentirsi libera, e a seguire la sua strada. Elodie, ha dichiarato di aver effettivamente ereditato da sua nonna diversi aspetti del suo carattere, come la durezza, l’egoismo, la riservatezza. Nel tempo, si è fortificata e si è costruita una corazza, che l’hanno aiutata anche nella sua carriera.

 

Elodie, si è anche sbottonata sul suo rapporto con il rapper Marracash: per lei, lui è stato un riferimento e un’ispirazione costante. Il loro rapporto, forte e complice, si è concluso per divergenze sul futuro della loro coppia, ma la fiamma dei loro sentimenti non si è mai spenta. Elodie, ha descritto il suo ex come “l’essere umano che più l’ha agitata”. Questo senso di tormento paura e passione che ancora lega lei a lui e lui a lei.

Giorgia Soleri presenta il suo libro “La signorina Nessuno”

La signorina Nessuno, è il titolo del primo libro di Giorgia Soleri, ventiseienne, influencer, modella e attivista di rilievo. La sua lotta alla vulvodinia l’ha portata alla Camera, per depositare la proposta di legge per il riconoscimento della patologia di cui è affetta. Giorgia Soleri, è diventata iconica, un’esponente femminista radicata, una donna sofferente ma fortissima, determinata e caparbia. Una battaglia la sua, che l’influencer e modella, ha scelto di raccontare nel suo primo libro, una raccolta in versi, che racconta della vulvodinia, della neuropatia del pudendo, dell’endometriosi, dell’aborto e di diverse altre patologie legate alla donna.

 

Il libro, è un racconto biografico in versi, ma anche uno specchio, nel quale potranno riflettersi tutte le donne con le loro storie, con le loro esperienze, del tutto personali. Giorgia Soleri, si è raccontata, attraverso la parola scritta, ha raccontato la sua storia personale, nelle vesti di poeta contemporanea: mette al centro la figura della donna, sforzandosi di decrentrare quella dell’uomo. Nella sua intervista rilasciata a Fanpage, l’influencer, ha raccontato di come ha affrontato la sua patologia e di quanto sia grata al suo compagno, Damiano David, per averla sostenuta nella sua battaglia.

“La sua è stata una scelta spontanea” -ha spiegato la Soleri- “Ma se avesse scelto di restarne fuori, avrei compreso ugualmente”. Questo spiega, due cose: la prima, è che Giorgia Soleri, si sente protagonista della sua battaglia, lei come donna, con la sua patologia, lei con altre donne come lei, vogliono riconosciuto un diritto alla salute, lei e il suo libro, che è un racconto al femminile. La protagonista è dunque Giorgia, non il frontman dei Maneskin, che è stato “santificato” per la sua vicinanza alla compagna, quando in realtà a detta della stessa Giorgia, ha fatto solo quello che avrebbe fatto chi ama la propria compagna.

 

La donna indossa ancora il camice da crocerossina, mentre bisognerebbe svestirla da questo ruolo. A tal proposito, l’influencer, fa un parallelismo con un’altra coppia nota, i Ferragnez. La Soleri e Damiano, hanno incontrato a cena il rapper e l’influencer, incontro durante il quale si sono confrontati sulle problematiche delle loro patologie e sul modo in cui le hanno affrontate. Secondo la Soleri, Chiara Ferragni non è stata santificata, come se quello che avesse fatto per suo marito, fosse considerato scontato, solo perché Chiara è una donna, mentre quello che ha fatto per lei Damiano, viene considerato degno di nota.

 

Giorgia Soleri, si batte per la parità assoluta: è questo il lavoro del suo libro “La signorina Nessuno”, uno scossone e un invito a far sentire la propria voce.

Elio racconta: L’autismo del figlio, e l’arretratezza dell’Italia

Elio, uno degli artisti più poliedrici del panorama artistico italiano, è in tour nei maggiori teatri d’Italia, con uno spettacolo dedicato ad Enzo Jannacci e ha rilasciato un’intervista per “Il Corriere della Sera”, in cui ha raccontato del tour e non solo. Un ensamble musicale, interamente delicato al grande genio, che per Elio, ha rappresentato un punto di riferimento. Nella sua ultima intervista, Elio ha spiegato lo slancio che lo ha portato alla costruzione di questo spettacolo: Enzo Jannacci, era un compagno di scuola di suo padre, e un artista immenso. I suoi dischi e la sua musica, sono sempre stati parte della sua cultura musicale. Jannacci ha influenzato la cultura musicale dell’artista, in ogni senso, nel sound, nello stile, nello spessore. Per Elio infatti, esiste una sola triade musicale a cui fare riferimento, composta da Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè e Enzo Jannacci.

 

Lo spettacolo prevede circa cinquanta tappe, nei maggiori teatri della penisola italiana. Un tour che si preannuncia un successo per l’artista che ha fondato la band di “Elio e le storie tese” e che, si è fatto conoscere nel panorama musicale italiano, per la sua musica sempre e per la sua scrittura, forte, incisiva e dissacrante, e per la sua innata comicità che lo ha portato a intraprendere la carriera di comico, e poi successivamente di giudice di uno dei programmi più amati del piccolo schermo X Factor, e poi ancora di Italia’s Got Talent. Un artista particolarmente impegnato e poliedrico dunque, che ha messo a disposizione la sua arte e che attraverso l’arte, si è fatto conoscere ed amare da un pubblico particolarmente variegato.

 

Nella sua ultima intervista, Elio, ha raccontato della sua carriera e dei suoi ultimi progetti, ma ha toccato anche un tasto particolarmente dolente: l’artista ha raccontato che suo figlio Dante di quasi tredici anni, affetto da autismo, non riceve il giusto supporto dalla scuola e dalle strutture presenti nel nostro Paese. “L’Italia, sotto questo punto di vista, è a zero, anzi sottozero”, afferma Elio, facendo riferimento al sistema scolastico, particolarmente carente e impreparato rispetto a questa problematica che si sta diffondendo a macchia d’olio. L’autismo è un disturbo del neuro sviluppo, che compromette diverse aree, sia nell’ambito dell’apprendimento che del comportamento. Ancora oggi, non esiste una prevenzione e una spiegazione esatta all’autismo: le cause sono da associare a fattori genetici, ambientali e relativi alla differenza biologica cerebrale.

L’autismo però può essere affrontato, attraverso il giusto sostegno, che l’artista, sostiene sia carente nel nostro Paese. Infatti, lui stesso, è diventato sostenitore di diverse associazioni proprio per aiutare suo figlio Dante, ancora piccolissimo, costretto a convivere con questo disturbo.

Marco Mengoni: L’album “Materia” e il ritorno alla terra

Marco Mengoni, lancia il suo nuovo album: “Materia”, un disco, che rappresenta un ritorno alle origini, sia dal punto di vista musicale, che spirituale. Questo progetto, è iniziato circa due anni fa, quando lo stato pandemico, ha modificato le condizioni di vita dell’intera umanità: due anni lunghissimi, in cui, il cantante ha dato l’avvio a questo lavoro. Da uno stato puramente embrionale, si è sviluppato un lavoro che ha portato il cantante a compiere un viaggio a ritroso, nel tempo e nello spazio. Un ritorno alle radici, alla terra, alla famiglia, alla propria confort zone, che è il liquido amniotico salvifico, protezione, calore, certezza, solidità.

 

Marco Mengoni, nel suo disco, ha raccontato questo: il suo ritorno alle origini, alla famiglia, ai pilastri della sua vita, ricercando questa stessa solidità nella musica, nei suoni ancestrali, nei ritmi antichi afroamericani, nel soul, da cui nasce e si sviluppa un intero panorama musicale, contaminato poi da stili e influenze differenti. Un disco dunque, che è un percorso spirituale vero e proprio, con e attraverso la musica, che rappresenta il baricentro, attraverso il quale trovare un nuovo equilibrio, nella quale scoprirsi, in un modo sempre diverso.

 

L’album, è dedicato ad entrambi i suoi genitori, che rappresentano per lui, l’origine, la casa, il liquido amniotico nel quale rituffarsi. Due canzoni in particolare, sono dedicate alla madre e al padre, che erano presenti anche a Roma, dove il cantante ha incontrato i suoi fan. “Cambia un uomo”, il brano dedicato a suo padre, è un pezzo in stile gospel, delicato, ma forte allo stesso tempo, che ha de tratti intensi e corposi. Anche gli altri brani, sono altrettanto forti, e rappresentano tutti il desiderio di riconquistare un equilibrio perso, partendo dalle origini.

Le limitazioni imposte dal lockdown, hanno penalizzato diversi settori, in particolare quello musicale, ha spiegato il cantante. E’ dal suo studio di registrazione, che è partito il progetto, nel periodo più buio che l’umanità abbia mai vissuto, che ha impedito i contatti umani, la possibilità di incontrarsi e viversi. Il mondo, chiuso in una bolla, si è allontanato dalla normalità. Materia, racconta proprio questo, la volontà di tornare ad essere animali sociali, di recuperare la propria vita, partendo però dalle origini, quelle a cui tutti sono tornati, in modo naturale, in questi ultimi due anni.

Un cambiamento radicale per Marco Mengoni, che lontano dai concerti negli ultimi tempi, ha potuto maturare un progetto nuovo, diverso, che però racchiude tutta la sua anima e un nuovo modo di tornare alla musica.

Sabrina Salerno, si è raccontata in un’intervista a Verissimo

Sabrina Salerno, si è raccontata in un’intervista a Verissimo con Silvia Toffanin: la showgirl, si è raccontata sena veli. La prorompente cantante e ballerina, sexy e prorompente, che per tutti è stata un’icona degli anni ’80, in realtà, ha avuto una vita molto difficile: non voluta da suo padre, sin dalla nascita, ha cercato la sua identità sin da piccola, riconoscendosi delle mancanze a cui cercava di sopperire rifugiandosi dietro la sua corazza forte, che in realtà era solo una corazza apparente. Sabrina Salerno, ha raccontato di aver cercato più volte suo padre, non perché desiderasse istaurare un rapporto con lui, ma per il desiderio di far pace con quella parte di se incompleta, che la tormentava e che in parte ancora la tormenta.

 

Il rapporto sospeso con suo padre, l’ha portata ad avere rapporti difficili con gli uomini, che, quasi per tutta la vita, hanno rappresentato motivo di sofferenza. La storia con il suo ex, un manager di successo, che l’ha gettata in un periodo estremamente buio, cosi come tutte le sue altre relazioni, sempre fallimentari e infelici. Questo fino all’arrivo di suo marito e di suo figlio, che ora costituiscono la sua ragione di vita. Una cantante, una ballerina, che racconta di aver usato il suo corpo prorompente a suo modo e che per quella prorompenza, spesso è stata punita e non capita.

Nonostante i suoi dolori, la sua carriera, è stata ed è ancora brillantissima. I suoi pezzi, sono diventati delle hit in tutta Europa, con i suoi pezzi, fino a Sanremo, dove con Jo Squillo, canta un inno alle donne, “olre le gambe c’è di più”, è la frase che riecheggia come uno slogan, ancora oggi. Sabrina, e i suoi Boys, tornano sempre sul palco dell’Ariston dopo trent’anni. Per lei, il tempo, sembra essersi fermato: stessa energia, stessa forza e stessa determinazione. Sono le armi vincenti di una grintosa cantante che ha avuto successo in un tempo in cui la musica si ballava dal vivo, si viveva ed era straordinariamente energica.

 

Ora, la Sabrina che racconta, è completamente diversa dalla ragazza che vinse Miss Italia, dalla tigre di palcoscenico che ha fatto sognare generazioni. Sabrina oggi è matura e consapevole, è una madre, ed è ancora una cantante stimata, una sorta di icona, che però ha preso l’essenza di un tempo che è stato, e l’ha conservata per poi guardare avanti. Racconta di suo figlio come la parte migliore di lei, quella che con tanta fatica ha fatto venire fuori.

Ornella Vanoni: una cantante che è diventata un’icona!

E’ da sempre simbolo di grazia e raffinatezza: Ornella Vanoni, la voce per eccellenza, la cantante che è diventata iconica per i suoi ricci rossi, per il suo stile, sempre serioso ed elegantissimo, per la sua voce, melodiosa e soave, delicata come nessuna. Sono i magnifici anni ’60, quelli in cui Ornella Vanoni debutta, è nel ’70 che arriva il successo, quando canta pezzi come “Senza fine” e “L’appuntamento”. E’ sempre in quegli anni, che Ornella diventa un punto di riferimento anche per la moda: la cantante infatti, posa per Playboy. I suoi scatti, sono assolutamente delicati e mai volgari; Ornella gioca con lo stile, cosi come gioca con la sua voce.

 

Nel tempo, il suo personaggio, si è trasformato in un’icona, in tutti i sensi: un’icona per la musica leggera, di cui è la regina, e una musa ispiratrice per la moda, per il lancio di nuovi trend, come le spalle scoperte, gli abiti lunghi ed elegantissimi, per le paillettes, gli scolli e l’eleganza, che hanno fato di lei una donna, una cantante, una dea dello spettacolo. Ornella Vanoni, è ad oggi un riferimento da questo punto di vista, oltre che dal punto di vista musicale. Si è raccontata in un’intervista a Verissimo, in modo semplice e naturale: era lei stessa a fare gli abbinamenti, le fatidiche gonne a ruota con i cinturoni che segavano la vita, e i pullover smanicati. Mode che ha lanciato lei stessa, diventando una modella e un’icona dei suoi anni, ma anche un’icona eterna, per le generazioni successive.

Ornella Vanoni, nella sua vita, ha lanciato mode, con conosciuto stilisti e lavorato con i più grandi cantautori di tutti i tempi. Tra questi Gino Paoli, Fossati, De Gregori e l’immenso Lucio Dalla. Un altro cantante iconico, autore dei suoi stessi pezzi, musicista d’eccezione, voce unica e inconfondibile. Lei, come il suo collega e amico, hanno scritto pagine di musica, colonne sonore di vita, e hanno ideato stili che sono rimasti nel tempo, impressi come pietre miliari straordinarie.

 

I brani più belli cantati dalla Vanoni, sono Senza fine, Tristezza per favore va via, L’appuntamento, Un sorriso dentro al pianto, Domani è un altro giorno, Una ragione in più, La musica è finita, Insieme a te, Io so che ti amerò. Questi sono solo alcuni dei pezzi più amati di una cantante che ha scritto di bellezza, eleganza, amore e disperazione, con una raffinatezza, senza fine.

J-Ax difende Sfera Ebbasta: “Stampa vergognosa”

J-Ax difende Sfera Ebbasta ripercorrendo la tragedia della discoteca di Corinaldo che lo scorso dicembre è costata la vita a sei giovani ragazzi che si trovavano lì proprio per assistere al concerto del celebre trapper milanese.