Addio a Mauro Coppo, autore e paroliere: il mondo della musica è in lutto

Mauro Coppo

E’ scomparso a 85 anni, Mauro Coppo, artista eclettico e di notevole spessore. Musicista, autore e paroliere, Coppo, ha avuto in gioventù un grandissimo successo, dettato dalla sua penna, grazie alla quale è diventato l’autore di diversi pezzi importanti, scritti per diversi artisti della musica leggera. Viveva da anni a Borgo San Martino, il paese di sua moglie, scomparsa qualche anno fa. Mauro Coppo, era rimasto li, a condure una vita tranquilla e serena. Da qualche giorno era stato ricoverato all’ospedale di Santo Spirito.

 

Da giovane, ha scritto per Mina, Celentano e Fred Buscaglione, brani che con il tempo hanno conosciuto il successo. Per la più grande voce della musica italiana, Coppo scrisse “La gente ci guarda”, brano che fu passato dalla stessa artista a suo fratello; per Buscaglione, ha scritto “Il duro”, per Celentano “Che dritta”.

Mauro Coppo amava la musica, nella sua interezza e per questo si è sempre rifiutato di suddividerla per generi, o di accettare una qualche classificazione. Di contro però, è sempre stato un appassionato del jazz, genere musicale che lo ha sempre incantato.

 

Nonostante vivesse lontano dal successo da anni, è rimasto un riferimento per moltissimi artisti, in particolare per quelli della musica leggera. Mauro Coppo era un uomo innamorato del sociale: ha sempre promosso iniziative importanti, interessandosi a diverse problematiche. Era promotore di borse di studio per gli studenti universitari, e apparteneva a diverse associazioni.

Un uomo semplice dunque, che ha raggiunto il successo in giovane età per poi ritirarsi a vita privata. La sua grandezza è stata quella di essere grande in silenzio. Coppo conduceva una vita semplice, perché era quello che amava, stare nel suo paesino d’adozione, Casale del Monferrato in provincia di Alessandria a dedicarsi alle questioni sociali.

Oltre alle parole dei suoi testi, “Labbra di fuoco”, “Che dritta” e “Il duro” tra i suoi successi più noti, verrà ricordato anche per la sua umanità e la sua semplicità. In un’intervista con Luciana Corino, Coppo, aveva dichiarato di essere stato sempre innamorato della musica: sin da ragazzino, aveva iniziato a suonare la fisarmonica e il pianoforte. Scriveva canzoni sin da quando era un adolescente, perché quella era la sua unica vocazione, cosi, una volta compiuta la maggiore età, Coppo, decise di sostenere l’esame per la Siae. E’ diventato un musicista e un autore di testi, oltre che un giornalista. La sua carriera ha toccato l’apice quando ha conosciuto Natalino Otto e Flo Sandon’s, che hanno suonato due delle sue canzoni più note.