Fimi, musicale legale cresce, pirateria in calo

Anche in Italia la musica legale cresce mentre la pirateria è in calo su internet. Questi sono i dati ufficiali che la Fimi ha presentato negli scorsi giorni: il fatturato del 2011 è salito del 22 per cento, a 275 milioni di euro, molto di più della media globale, che è stata del +8 per cento; così oggi il digitale equivale al 21% del mercato discografico italiano, praticamente il doppio rispetto a quello del 2010. Il dato comunque resta ancora lontano dalla media globale: nel mondo, infatti, ormai il 32 per cento del fatturato musicale dipende da internet.

Repubblica.it ha raccolto le dichiarazioni di Enzo Mazza, presidente di Fimi:

I fenomeni più importanti in Italia sono la crescita dello streaming – Youtube in particolare – e il boom della vendita di album.

Infatti, se per gli utenti vedere videoclip su Youtube è gratis, è da specificare che la piattaforma di Google paga i diritti alle etichette discografiche, che in Italia ne hanno ricavato 4,5 milioni di euro nel 2011 (in crescita del 64 per cento sul 2010). Mazza ha continuato:

Ma incide anche l’arrivo di tanti nuovi servizi musicali di streaming, nel 2011, in Italia: Rara, Deezer, Cubomusica di Telecom; il passaggio della piattaforma di Dada allo streaming.

 Per quanto riguarda il download legale il più utilizzato è, ovviamente, iTunes di Apple. In questo senso c’è un dato inaspettato: ad essere scaricati di più non sono i singoli, ma gli album; non a caso il fatturato degli album digitali è salito del 37 per cento (più che triplicati rispetto al 2009) contro una crescita dei singoli del 25 per cento:
Il motivo è che sta maturando il pubblico della musica online legale. Infatti vediamo che i giovani preferiscono ancora il download di singoli e lo streaming; gli utenti più maturi, che prima compravano solo cd, adesso scaricano l’intero album.

In tutto ciò, cala la pirateria; secondo i dati Fimi, adesso è il 23 per cento  (l’anno scorso era il 27%) degli utenti internet italiani a usare servizi illegali (per lo più cyberlocker come l’appena defunto Megaupload; in forte calo il peer to peer, come eMule).