Il secondo giorno di Sanremo inizia con tanti dati e un lutto

Tutto pronto per un secondo grande giorno. Sarebbe dovuta andare così a Sanremo. I dati Auditel sono rincuoranti. La prima serata è andata molto bene. Lo share è stato clamoroso. C’era da aspettarselo, anzi tutto sembra essere scontato.

Ben 12.969.000 spettatori e 48.3% share. In particolare 14.196.000 spettatori (47.6% di share) nella prima parte, 18.146.000 spettatori nella seconda parte, dove lo share è arrivato al 53.5%. Ed è curioso come oggi, in conferenza stampa, le cifre vengano esaminate in maniera statistica confermando che non si tratta di una rassegna giovane, tutt’altro.

Difatti l’età media del pubblico televisivo che ha assistito alla serata del Festival di ieri è di oltre 52 anni, segno che i giovani ascoltano altro o non amano le tradizioni, più semplicemente, ma chi può dirlo?

Di sicuro non si può parlare di un calo di attenzione. È curioso infatti esaminare le statistiche anche riguardo alla novità di quest’anno. Nell’edizione 2013 ogni artista presenta inizialmente ben due canzoni alla gara e una prima selezione di pubblico e critica fa quindi la prima scrematura per sceglierne una. Ebbene, delle sfide fra canzoni di ieri sera, cinque sono state vinte dalla seconda canzone presentata, e per cinque volte su sette la scelta del televoto e quella della sala stampa sono coincise. Ne consegue che o, come diceva Verdone in un vecchio film, “a mejo è a seconda”, oppure ci si concentra solo in un secondo momento davanti al teleschermo. Ed anche questa non è una novità.

L’unica novità festivaliera sembra invece essere parecchio spiacevole. I Ricchi E Poveri questa sera non canteranno. L’annuncio della morte improvvisa (avvenuta ieri a Nervi, probabilmente per overdose) del ventitreenne Alessio, figlio di Franco Gatti, membro del terzetto, fa saltare la performance e getta un lutto tristissimo sul Festival.