Come è morto Ozzy Osbourne: le poche ipotesi in piedi

Lecito chiedersi come è morto Ozzy Osbourne oggi, a poche ora dalla diffusione della notizia ufficiale sul suo decesso. Si parla di complicazioni connesse al Parkinson, anche se non è stato ufficializzato nulla sotto questo punto di vista con il comunicato diffuso dalla famiglia nelle ultime ore.

Ozzy Osbourne, uno dei musicisti rock più noti e influenti, è morto all’età di 76 anni. In quanto frontman dei Black Sabbath, il musicista nato a Birmingham è considerato l’inventore dell’heavy metal, grazie a canzoni come Iron Man e Paranoid. Meno di tre settimane fa, il sedicente “Principe delle Tenebre” ha tenuto un concerto d’addio nella sua città natale, supportato da molti dei musicisti che aveva ispirato, tra cui i Metallica e i Guns n’ Roses.

Come è morto Ozzy Osbourne: per ora solo supposizioni

In una dichiarazione, la famiglia ha affermato: “È con una tristezza che le parole non possono esprimere che dobbiamo annunciare che il nostro amato Ozzy Osbourne è mancato questa mattina. Era con la sua famiglia e circondato dall’amore”.

Non è stata specificata la causa del decesso, sebbene la star soffrisse di una serie di problemi di salute e nel 2019 le sia stato diagnosticato il Parkinson. Un portavoce della famiglia ha confermato alla BBC News che Osbourne è morto nel Regno Unito. Nato John Michael Osbourne, abbandonò la scuola all’età di 15 anni, svolse diversi lavori mal pagati e trascorse un breve periodo in prigione per furto con scasso prima di intraprendere la carriera musicale.

Dopo aver cantato in diverse band locali, alla fine degli anni ’60 si unì ai Black Sabbath insieme al chitarrista Tony Iommi, al bassista Geezer Butler e al batterista Bill Ward. Svilupparono un sound unico, ispirato al blues ma più lento, più forte e più sinistro, con frequenti riferimenti all’occulto.

Considerati pionieri dell’heavy metal, pubblicarono il loro album omonimo nel 1970, seguito da dischi di platino come Paranoid e Master of Reality per il resto del decennio. Licenziato dalla band nel 1978, iniziò una brillante carriera da solista con l’album del 1980 Blizzard of Ozz, contenente il singolo classico Crazy Train. L’anno successivo, il Diario di un pazzo ebbe ancora più successo, vendendo più di cinque milioni di copie.

Nel corso degli anni, Osbourne si guadagnò la reputazione di esibizioni dal vivo deliziose, come dimostra la storia secondo cui una volta durante un concerto avrebbe staccato con un morso la testa di un pipistrello vivo, pensando erroneamente che fosse un giocattolo lanciato sul palco da un fan.

Il suo consumo di alcol e droghe era leggendario, e lo portava a comportamenti singolari. La rock band Motley Crue descrisse una volta come Osbourne, in una gara per vedere chi avesse le abitudini più dissolute, sniffò una fila di formiche dal pavimento di un hotel.

La sua dipendenza aveva anche un lato oscuro. Nel 1989, si svegliò in prigione, arrestato per il tentato omicidio della sua seconda moglie, Sharon. Dopo l’arresto, il tribunale ordinò a Osbourne di trascorrere sei mesi in riabilitazione. Credendo che fosse pentito, Sharon decise di non sporgere denuncia.

Parlando nel documentario del 2020 “The Nine Lives of Ozzy Osbourne”, ha ricordato: “Gli ho detto: ‘Non voglio i soldi, ma se lo fai di nuovo, o ti uccido io o mi uccidi tu. E vuoi questo per i bambini?'”. Negli anni ’90, la sua immagine selvaggia cambiò grazie al reality show di MTV The Osbournes, che ritraeva la star come il patriarca benintenzionato, spesso confuso, di una famiglia ribelle. Questa, disse, era la sua vera personalità.