I Soft Moon presentano Zeros in 4 date italiane

Rieccoli. I Soft Moon sono tornati , decisi a fare più di un bis del disco precedente. Tra l’altro Roma, Milano, Bologna e Padova li attendono, con questo stesso ordine, per concerti previsti tra il 10 e 14 aprile.

A due anni dal successo dell’esordio omonimo, la band, guidata dal polistrumentista di Oakland Luis Vasquez, arriva in Italia per 4 date atte a presentare Zeros, il secondo nato in casa Soft Moon.

Scritto e registrato “on the road” e, stavolta, supportato da una vera e propria band, l’album è cupo, ipnotico, inquieto, a metà tra la New York dei Suicide e la Manchester più oscura marchiata Factory Records per intendersi.

Vasquez si conferma un figlio legittimissimo del post punk ed è destinato a conquistare definitivamente anche i puristi del genere.

Del resto 
ci sono stati dei cambiamenti dall’uscita dell’album d’esordio, ovvero dal 2010 ad oggi. Mentre l’omonimo Soft Moon, infatti, era stato registrato in totale solitudine e senza nessuna reale aspettativa, quasi come uno sfogo personale, i nuovi 10 brani sono stati scritti e in giro per il mondo, pensando a un ipotetico pubblico che li ascoltasse e specchiandovisi dentro.

Il suono di Soft Moon, insomma, si è dilatato, divenendo quello di una full band, sebbene i suoni, più curati e precisi però, siano ancora quelli tetri, spettrali, onirici e primordiali che avevano segnato l’esordi.

Zeros è un viaggio compatto e coerente, un’immersione nell’inconscio più nero, nell’oscurità più inquietante, un sogno in cui è possibile sentire la paura, l’angoscia, la nostra umanità più profonda e dolorosa.
 La forma canzone viene ormai del tutto abbandonata: le singole tracce sono tasselli di un discorso più ampio, frammenti sonori di un immaginario musicale e visivo ben preciso.  Gli elementi del viaggio sono il krautrock, la dark wave, l’industrial e il punk. Un bel bagaglio che dà forza a tutto l’equipaggio e carburante per questa traghettata live.