Lo staff di Leonard Cohen contro Donald Trump: “Nessuna autorizzazione di usare Hallelujah nelle convention

leonard cohen contro donald trump

Ancora una volta il mondo della musica si oppone al tycoon: la nota dello staff di Leonard Cohen contro Donald Trump ammonisce l’inquilino della Casa Bianca per aver usato il brano Hallelujah durante una convention. Giovedì 27 agosto, infatti, è successo che al termine di un discorso del Presidente degli Stati Uniti, durante i fuochi d’artificio, sia stata trasmessa la versione del brano di Leonard Cohen interpretata da Tori Kelly e inclusa nella colonna sonora del film Sing (2016). Inoltre lo stesso brano è stato cantato dal tenore Christopher Macchio.

Il problema è che l’utilizzo del brano non era autorizzato. Lo ha precisato Brian J. Monaco, come riportato da Consequence Of Sound:

Alla vigilia della serata conclusiva della convention, i rappresentanti del Comitato Nazionale Repubblicano ci hanno contattato per ottenere il permesso per l’esecuzione dal vivo di ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen. Abbiamo declinato la loro richiesta.

Il rappresentante legale Michelle L. Rice, inoltre, fa sapere che verranno prese azioni legali contro il Comitato Nazionale Repubblicano (Republical National Convention, RNC):

Siamo sorpresi e sconcertati che il Comitato Nazionale Repubblicano abbia agito pur sapendo che la Cohen Estate aveva espressamente declinato la richiesta di utilizzo mossa dal Comitato Nazionale Repubblicano e il suo sfacciato tentativo di politicizzare e sfruttare in modo così oltraggioso ‘Hallelujah’, uno dei brani più importanti del catalogo di canzoni di Cohen. Stiamo esplorando le nostre opzioni legali. Se il Comitato Nazionale Repubblicano avesse richiesto un’altra canzone, “You Want it Darker”, grazie alla quale è stato assegnato postumo a Leonard un Grammy nel 2017, avremmo potuto considerare l’approvazione di quel brano.

Pare sia consuetudine, tra i collaboratori e durante gli eventi che riguardano Donald Trump, impiegare canzoni non autorizzate e per questo tantissimi artisti, dai Rolling Stones ai REM, a più riprese si sono opposti al tycoon diffidandolo da usare la loro musica e durante le campagne elettorali e durante le apparizioni pubbliche. Numerose le prese di posizioni più rigide, come quelle di Bruce SpringsteenTom MorelloTaylor Swift, contro il Presidente. A questo giro c’è l’intero staff di Leonard Cohen, contro Donald Trump e per il solito motivo: l’uso non autorizzato di un brano durante un evento pubblico.

Lana Del Rey – Chelsea Hotel No 2 – Video Ufficiale


“Nuovo video”. Una Lana Del Rey glaciale annuncia su Twitter il suo nuovo singolo: un video essenziale, privo dei soliti fronzoli cui ci ha abituati la giovane cantante newyorkese. Ma con il consueto amore per gli anni 60 e 70, forse stavolta più pronunciato del solito. La canzone è una cover dell’omonimo pezzo di Leonard Cohen, autore e vate musicale per eccellenza, in concerto a Roma il prossimo luglio.

Abbiamo quindi una qualità video che rievoca le cineprese dell’epoca, l’utilizzo di un vecchio microfono, e persino l’immagine di una donna che fuma una specifica marca di sigarette (elemento diventato moralmente inammissibile al giorno d’oggi). Il tutto per la regia di Ant Shurmer, della Spring 69.
Nuovo video, dicevamo. Senza sapere se questo lavoro sarà legato a un disco in arrivo, a un singolo a sè o all’ennesima riedizione del suo ultimo lavoro, Born To Die.

Donne e musica: top ten delle più belle canzoni dedicate alle donne

E’ vero, l’8 marzo, il giorno della festa delle donne, ormai ha perso tutto il suo significato civile e sociale per diventare solo una macchina per fare soldi. Ma accade sempre. E’ successo con il Natale, con San Valentino e con tutte le feste per le quali la società ci ha imposto che si debbano fare dei regali.

Leonard Cohen, la sua ex manager lo molestava: condannata a 18 mesi di carcere

Kelley Lynch, l’ex manager di Leonard Cohen, è stata condannata dalla corte di Los Angeles a 18 mesi di carcere per molestie nei confronti del cantante. La donna, che in precedenza era stata anche l’amante del musicista, è accusata di aver molestato il settantasettenne cantautore statunitense e la sua famiglia con centinaia di e-mail (lunghe anche 50 pagine) e con telefonate ricche di insulti.

Leonard Cohen, nuovo album nel 2012

Il nuovo album di Leonard Cohen sarà pubblicato nel 2012. Secondo il sito Music-news.com, il cantautore canadese dovrebbe tornare nella primavera dell’anno prossimo con un disco contenente, tra le altre, le canzoni Born In Chains, A Street, Darkness, Love, Lullaby e Feel So Good. Alcuni di questi pezzi sono già stati testati in occasione del recente tour mondiale che ha visto protagonista il canadese, in cui brani storici in passato sono stati cantati anche da Fabrizio De Andrè. Recentemente Cohen ha vinto l’australiano Helpmann Award.