Il nuovo album dei NoFx esce a febbraio, ascolta il singolo Linewleum con gli Avenged Sevenfold – Testo

nuovo album dei nofx

Il 2021 è anche l’anno del nuovo album dei NoFx. La band di Fat Mike torna a far parlare di sé e lo fa con Double Album, nuova esperienza in studio degli eroi dell’hardcore melodico. A questo giro c’è anche un nuovo singolo, Linewleum. Vi ricorda qualcosa?

Esatto, il nome è chiaramente ispirato alla traccia Linoleum, brano d’apertura del capolavoro Punk In DrublicCome mai questa scelta? Lo spiega lo stesso Fat Mike, che ancora oggi non si capacita del grande successo di quel brano nonostante sia convinto che vi siano altri brani dei NoFx altrettanto iconici. Soprattutto, il frontman è stupito dalla grande quantità di cover presenti su YouTube. Come riferisce Kerrang:

Una notte sono rimasto sveglio fino alle 4 del mattino a controllare tutte le diverse versioni su YouTube. Guardare centinaia di band provenienti da oltre 28 paesi (soprattutto Indonesia) suonare Linoleum è stata un’esperienza devastante. Quindi ho deciso di scrivere una canzone che fosse una risposta a tutte quelle persone che hanno imparato quei quattro accordi e ricordato i testi.

A gran sorpresa Linewleum gode della presenza degli Avenged Sevenfold e nel video ufficiale le due band hanno scelto di montare insieme alcune delle video cover realizzate dai fan.

Il nuovo album dei NoFx si chiamerà Single Album e sarà fuori il 26 febbraio.

Intellectual property never meant anything to me
So I’m not crazy
For trying to pimp out a classic song
At 25 years old it’s the humane thing to do
Even though you know we know you think it’s wrong
But after 700 covers and 1800 shows
And because it’s the song that Colombian’s love to hum
We voted to pull the plug and euthanize
Linoleum

I think I was born into this world
To piss people off
So I’m doing what a smart band never would
I’m taking our one well known song
And trying to make it
Not very good

Linoleum never meant anything to me
I never even wrote a chorus, just verses and a bridge
It’s like bull-dozing a bowling alley, for a used record store
Decomposing your best song is sacrilege
But when most hopeless bands play it wrong
And it’s in Le Tigre’s best song
And it was the last song that Tony ever played
It’s time to put Linoleum out to stud
And make sure that it gets laid

That’s me and I got a new kitchen floor
But I still sleep with a close friend
The leather trunk next to my bed

That’s me on the street and I’m walking with my kid
When she told me she knows everything I did
Because she just finished our book

What? Wait. What?

What the f?
What the hell?
Why did she feel the need to tell me
That she knows her dad is more than kinda weird
She knows that I do drugs
She knows that I’m kinky
But what keeps me up at night is that her friends know that I drink pee

Questa sera su Sky Arte il primo episodio della docuserie Punk di Iggy Pop

Photo by: Aurélien

Punk di Iggy Pop approderà questa sera su Sky Arte dopo esser stata trasmessa negli Stati Uniti nel 2019. L’iguana del rock ha prodotto la docuserie insieme all’amico stilista John VarvatosPunk racconta in quattro episodi l’intera storia del movimento culturale e musicale che investì il mondo a partire dagli anni ’70.

La prima puntata parlerà della prima ondata nata a Detroit, quando gli Stooges e gli MC5 iniziarono il mondo al proto-punk che di lì a pochi anni avrebbe influenzato i Ramones, i Dead Kennedys e tanti altri. Sul suo docufilm John Varvatos ha detto:

Esplorare e rivivere la storia del punk è stato un vero e proprio lavoro d’amore per me. La capacità del punk di trascendere generazioni nella sua cultura, musica e stile è una storia che deve essere raccontata. Quindi… facciamolo.

Le puntate saranno declinate secondo le testimonianze dei protagonisti della scena, nomi eccellenti come John “Johnny Rotten” Lydon dei Sex PistolsMarky Ramone dei Ramones, ma vedremo anche l’intervento di Flea dei Red Hot Chili PeppersDebbie Harry dei BlondieJoan Jett.

Il punk ha influenzato tutte le generazioni culturali e musicali contemporanee, a partire da Dave Grohl – batterista dei Nirvana, dei Them Crooked Vultures e frontman dei Foo Fighters – e il bassista Duff McKagan dei Guns N’ Roses.

Punk di Iggy Pop andrà in onda su Sky Arte (canale 120 e 400 di Sky) a partire dalle ore 21:15 questa sera, 4 marzo 2020, per la prima volta in Italia.

Iggy Pop e gli Stooges crearono un vero e proprio monumento sonoro con il brano I Wanna Be Your Dog, una canzone alla quale la maggior parte delle band contemporanee rendono tributo occasionalmente nelle loro setlist. Il punk fu un’espressione di rabbia e frustrazione dopo il colossale fallimento dei movimenti hippie: la guerra in Vietnam esplose nonostante le proteste, i fiori nei cannoni non arrivarono.

Il punk divenne quindi un colossale dito medio in risposta al pacifismo fallimentare: l’uomo legittimò l’autodistruzione e ruppe i canoni del rock’n’roll che non doveva più richiedere strumentisti esperti e rigore morale. Punk di Iggy Pop racconta proprio questo: la rivoluzione di un mondo che aveva bisogno di sfogarsi.

Modern Lovers: sconosciuti ma fondamentali con un solo album

I Modern Lovers si sono divisi da tempo, dopo un solo album, ma hanno influenzato la musica punk come pochi. Il loro infatti è considerato un proto-punk successivo a Patti Smith, Iggy Pop e New York Dolls. Il loro unico album è del 76 e contiene l’irriverente Pablo Picasso. Fu fondato nel 1971 da Jonathan Richman, voce e leader, a Boston.

modern lovers
Modern Lovers

Sono stati ispirati dai Velvet Underground, e dopo essersi separati, i suoi membri fecero delle esperienze diverse.

Jerry Harrison fu tra quelli che fondarono i Talking Heads; David Robinson fece parte dei The Cars; Ernie Brooks collaborò con Ellott Murphy mentre il leader Jonathan Richman andò da solo come solista.

L’apporto al punk

Gli sconosciuti Modern Lovers sono invece conosciuti nel mondo punk, almeno quello dei primordi, tanto da essere celebrati dai Sex Pistols in The Great Rock ‘n’ Roll Swindle grazie alla rudissima cover di Roadrunner.

Richman suonava la chitarra nei locali di Boston già a 15 anni, con la sua prima esibizione nel 1967. Dopo il diploma, nel 1969, andò a New York dove conobbe anche il manager dei Velvet Underground, Steve Sesnick, ma dopo nove mesi nella Grande Mela fece un viaggio in Europa e in Israele, prima di tornare a Boston.

Le prime esperienze nella formazione di una band ricalcavano chiaramente lo stile dei Velvet, prima di assumere invece una sonorità del tutto autonoma. Intanto conobbe David Robinson e Rolfe Anderson, che formeranno i primi “The Modern Lovers”. La prima performance dal vivo è del settembre 1970, e “Roadrunner” era già nel repertorio, assieme a “She Cracked” e “Hospital”. Richman fu subito leader sul campo, con belle improvvisazioni dal vivo, ma già ai primi del 1971 Anderson e Felice lasciarono la band, sostuiti da Ernie Brooks e Jerry Harrison, allora studenti di Harvard.

Un cambiamento che portò fortuna alla band, notata anche dalla Warner Bros, che organizzò le prime sessioni in studio per un demo. Nell’aprile del 1972 i Modern Lovers andarono a Los Angeles per altri due promo e un giro di concerti, che fecero da base anche ad un album live. Diventarono popolari e riuscirono a firmare un contratto con la Warner Brothers, anche se dovettero aspettare il 1976 per il primo e unico album della band, dopo che la Warner li aveva abbandonati per varie vicissitudini. Un solo album, ma fondamentale.

Thanks for nothing – The Downtown Fiction – Video, testo e traduzione

L’emittente MTV.com l’ha messo al primo posto e il singolo sta andando che non è in previsione alcuna discesa dal podio. The Downtown Fiction, un giovane gruppo di musicisti e cantanti americani pop punk rock, ha distribuito negli States l’ultimo singolo, Thanks for nothing, un pezzo che ha sete di rivincita contro una donna che, a quanto si legge dal testo, ha fatto soffrire un giovane innamorato. Il singolo è contenuto nell’album Let’s be animals, il primo album studio pubblicato quest’anno dopo due EP di successo. Godetevi video, testo e traduzione subito dopo il salto.