Ascolta Belva di Gazzelle – Testo

belva di gazzelle

Sembra grunge, ma non è: Belva di Gazzelle arriva quando il cantautore romano ha già lanciato i presupposti di ciò che troveremo in OK, il suo terzo album in studio. Recentemente, infatti, Gazzelle ha annunciato che il nuovo disco, in uscita il 12 febbraio, sarà un viaggio nel grunge in chiave moderna. Probabilmente vi troveremo l’attitudine non tradotta in musica di Punk, e le premesse pubblicate come anticipazioni come Destri, Lacri-ma Scusa hanno ben reso l’idea.

Belva di Gazzelle è ciò che noi chiamiamo intento: non ci sono chitarre distorte né grida lancinanti sputate fuori da artisti che hanno sofferto la separazione dei genitori e non trovano una loro serenità in un mondo che corre troppo veloce. Il brano è una ballata sull’apatia, con un lui che non riesce a capacitarsi della fine di una relazione ma allo stesso tempo non muove un muscolo perché questo non accada.

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

E non è vero che tutto si aggiusta
Che tutto ha un senso e che tutto ci serve
E non è detto sta frase sia giusta
Che se ti perdo pure te sei un po’ persa
Che non sto bene ma nemmeno di merda
Che se ti sposti io casco per terra
Che stavo in pace prima di questa guerra
Che tu sia buona che io sia una belva

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Non è
Veramente
Com’è
Se ti fa star meglio
Puoi dormirmi dentro
Anche se poi non è mica il grande hotel

Non mi chiedi mai
Veramente come sto
Come vuoi che sto
Non lo so nemmeno io boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia così non casco giù giù

Giurami che cercherai di stare qui
Anche se vorrei stappartimi di dosso
Anche se perdo la testa
E divento uno stronzo
Un mezzo orso

Di seguito il video ufficiale di Belva di Gazzelle:

 

Ascolta Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani – Testo

il tuo ricordo di samuele bersani

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani è il nuovo singolo estratto da Cinema Samuele ed è un piccolo capolavoro. Possiamo dirlo perché è tipico dei poeti riuscire a personificare l’astratto fino a renderlo un oggetto modellabile e quotidiano.

Samuele Bersani, del resto, ci ha mostrato le sue capacità dai tempi di Giudizi Universali e Spaccacuore e oggi è uno dei migliori parolieri della canzone d’autore italiana. Con Cinema Samuele il cantautore bolognese ha scelto di scavare ancora di più nel profondo. Oggetto della sua passione, a questo giro, sono il presente e il passato.

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani

Con la sua canzone Samuele Bersani riesce a metterli di fronte a una pace armata. Il passato ritorna e rimodula il presente, ora favorendolo e ora apportando malinconia, ma niente è così definitivo quando si tratta di sensibilità ed empatia.

Il Tuo Ricordo di Samuele Bersani è una ballata dolcissima in cui il pianoforte incontra la voce e le percussioni appena pronunciate, senza che uno di questi elementi sia di troppo né troppo “presente”. Il risultato è un dolce movimento in cui tutti possiamo trovare il conforto di un amico ritrovato, l’artista che diventa confidente e specchio d’acqua.

Il passato ci prova
Sta giocando una carta impossibile
Per tornare di moda
Non sa che il tempo è irripetibile

Il presente si trova
Motivato e deciso a non cedere
Come ha fatto finora
Senza dire una sola parola
Lo scontro è leggendario

Appena ha inizio
Uno sta zitto e l’altro fa il suo comizio
Non vuole capire di essere troppo in ritardo
Per dare lezioni a chi invece è in orario

Il passato riposa
Bellamente nel letto degli ospiti
O mi segue per casa
Come un’ombra incollato ai miei gomiti

Da buttarlo giù a a calci
Apre bocca e lo fa sempre a vanvera
Con discorsi bugiardi
E la coda di paglia
Lo scontro è proseguito
Anche sul treno
Chi è un abusivo
Chi paga intero
Proprio così se non vi è chiaro il concetto

Il passato non paga nemmeno il biglietto
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e seteQuel poco equilibrio che ho si disintegra

Il passato è una droga
Che non ho più intenzione di prendere
Mi citofona ancora
Aspettandosi di farmi scendere
Con il richiamo di ieri
Con il tono di voce di un angelo
Impigliato tra i fili
E ignorato nel traffico dai passanti

Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
E quel poco equilibrio che ho si disintegra
Il tuo ricordo trova un buco nella rete
Si infila dentro il mio cervello e fa il padrone
Il tuo ricordo quando arriva ha fame e sete
Ma è soltanto un tranello, una trappola

Il passato dichiara di essere pronto a una sfida sul limite
Vuole fargli paura e dimostra infinita energia
Ma il presente prepara la sua corsa
E dimostra a se stesso che
Arrivato al traguardo non avrà mai più nostalgia

Ascolta 7+3 di Ultimo – Testo

7+3 di Ultimo è il nuovo singolo del cantautore romano uscito a mezzanotte. In questo brano l’artista dedica alla madre la sua ballata acustica, e lo fa con parole piene d’amore e devozione.

7+3 di Ultimo arriva dopo il singolo 22 Settembre e già si posiziona come una delle novità più attese della fine del 2020. L’ultimo disco del cantautore è Colpa Delle Favole (2019). Sul nuovo singolo Ultimo ha dichiarato:

Circa 2 settimane fa ho scritto una canzone alla chitarra, si chiama 7+3. È un pezzo che ho scritto di getto, in pochi minuti e l’ho fatto pensando a mia madre ed è a lei che voglio dedicarlo. Si tratta di un pezzo speciale, intimo. Domani a mezzanotte sarà anche vostro. È il mio regalo di Natale. Nic

Ecco il testo di 7+3 di Ultimo, un regalo di Natale alla madre e ai fan:

Tu porti bellezza dove prima non c’era
e vedi l’incendio dentro una candela
tu porti il silenzio quando il vento grida
raggi di sole se il mio corpo gela
tu porti sorrisi ad una depressione
lo scudo ad un bimbo in manifestazione
tu porti il profumo
ma senza indossarlo
la pelle che vibra
se mi cammini accanto
tu porti una torcia al buio delle sere
l’oceano celeste dentro il mio bicchiere
la serenità a chi non ha un mestiere
la mano che stringo se sto per cadere
tu

Tu porti la vita verso una risposta
soltanto portandola verso se stessa
e ancora
tu

Tu porti un bel quadro ad un capolavoro
e il sasso di campagna a diventare oro
e soltanto perché
semplicemente
porti te

Tu rispondi a tutto senza mai parlare
la parte mia che odio sai farla morire
nel canto dei poeti porti nuove frasi
planando emozioni sulle nostre mani
tu porti le rondini a inseguire il rosso
di un tramonto che rende stupendo il brutto
fasce di luce traffico non siepi
7+3 vuoi formare un 10
tu porti un bambino a camminar da solo
scoprendo che è a terra che diventa un uomo
tu porti l’immenso dentro un mio discorso
e scrivo di te
non metterò mai un punto
e tu

Tu porti la vita verso una risposta
soltanto portandola verso se stessa
e ancora
tu

Tu porti un bel quadro ad un capolavoro
e il sasso di campagna a diventare oro
ma soltanto perché
semplicemente
porti te
tu porti te
tu porti te
tu porti te
tu porti te
tu porti te

Ascolta Vent’Anni dei Maneskin – Testo

vent'anni dei maneskin

Vent’Anni dei Maneskin segna il ritorno della band rivelazione di Morirò Da Re a due anni di distanza dall’album di debutto Il Ballo Della Vita. Con un video girato ai Fori Imperiali – una sorta di citazione del Live a Pompei dei Pink Floyd – i Maneskin ritornano con una ballata acida, con la voce ruvida di Damiano che fa da spina dorsale lasciandosi accompagnare dal suono vintage delle chitarre e da una melodia a metà tra la melanconia pop e l’intimismo rock.

Vent’Anni dei Maneskin è prodotta da Fabrizio Ferraguzzo e arriva per presentare il punto di svolta della band. Il brano è una lettera dei Maneskin alla loro generazione, come spiega Damiano: “Ho scritto quello che io stesso avrei voluto sentirmi dire da qualcuno più adulto ora che ho vent’anni”.

E c’ho vent’anni
perciò non ti stupire se dal niente faccio drammi
ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro
che il mio nome scompaia, tra quelli di tutti gli altri
ma c’ho solo vent’anni
e già chiedo perdono per gli sbagli che ho commesso
ma la strada è più dura quando stai puntando al cielo
quindi scegli le cose che sono davvero importanti
scegli amore o diamanti, demoni e santi
sarai pronto per lottare oppure andrai via
e darai la
colpa agli altri o la colpa sarà tua
correrai diretto al sole oppure verso il buio
sarai pronto per lottare per cercare sempre la libertà
e andare un passo più avanti, essere sempre vero
spiegare cosa è il colore a chi vede bianco e nero
andare un passo più avanti essere sempre vero
prometti domani a tutti parlerai di me
anche se ho solo vent’anni dovrò correre
e c’ho vent’anni
e non mi frega un ca__o, c’ho zero da dimostrarvi
non sono come voi che date l’anima al denaro
dagli occhi di chi
è puro siete solo dei codardi
e andare un passo più avanti, essere sempre vero
spiegare cosa è il colore a chi vede bianco e nero
andare un passo più avanti essere sempre vero
e prometti domani a tutti parlerai di me
e anche se ho solo vent’anni dovrò correre… per me
sarai pronto per lottare oppure andrai via
e darai la colpa agli altri o la colpa sarà tua
correrai diretto al sole oppure verso il buio
sarai pronto per lottare per cercare sempre la libertà
e c’ha
i vent’anni
ti sto scrivendo adesso prima che sia troppo tardi
e farà il male il dubbio di non essere nessuno
sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri
ma c’hai solo vent’anni

Di seguito l’audio ufficiale di Vent’Anni dei Maneskin.

Ascolta Wonder di Shawn Mendes in versione acustica – Testo

Wonder di Shawn Mendes è il nuovo singolo estratto dall’album in uscita il 4 dicembre. Il singolo ufficiale è uscito il 2 ottobre e nelle ultime ore l’artista ne ha pubblicato una versione acustica, accompagnata soltanto da un pianoforte. In questo modo la voce di If I Can’t Have You sembra voler sottolineare i concetti della versione originale: una ballata malinconica che, con tutta la bellezza dell’avorio, sa vestirsi di bellezza.

La versione acustica di Wonder di Shawn Mendes è dedicata ai fan, come l’artista scrive sui social.

I wonder if I’m being real
Do I speak my truth or do I filter how I feel?
I wonder, wouldn’t it be nice
To live inside a world that isn’t black and white?
I wonder, what it’s like to be my friends
Hope that they don’t think I forget about them
I wonder, I wonder

Right before I close my eyes
The only thing that’s on my mind
Been dreaming that you feel it too
I wonder what it’s like to be loved by you, yeah
I wonder what it’s like
I wonder what it’s like to be loved by

I wonder, why I’m so afraid
Of saying something wrong, I never said I was a saint
I wonder, when I cry into my hands
I’m conditioned to feel like it makes me less of a man
And I wonder if some day you’ll be by my side
And tell me that the world will end up alright
I wonder, I wonder

Right before I close my eyes
The only thing that’s on my mind
Been dreaming that you feel it too
I wonder what it’s like to be loved by you, yeah
I wonder what it’s like
I wonder what it’s like to be loved by you

I wonder what it’s like to be loved by you, yeah
I wonder what it’s like to be loved by you
I wonder what it’s like to be loved by

Right before I close my eyes
The only thing that’s on my mind
Been dreaming that you feel it too
I wonder what it’s like to be loved by you

Di seguito l’audio ufficiale della versione acustica di Wonder di Shawn Mendes.

Ascolta Fra Me E Te di Anna Tatangelo feat. Gemitaiz – Testo

fra me e te di anna tatangelo

Fra Me E Te di Anna Tatangelo è il nuovo singolo della “ragazza di periferia” in featuring con Gemitaiz. Il brano è il secondo episodio della rinascita della cantante dopo Guapo feat. Geolier. Anche a questo giro la voce di Bastardo collabora con il producer Mixer T ed esplora gli orizzonti del rap. La metrica, infatti, è sincopata secondo i nuovi canoni del mondo del flow, un merito che senza dubbio va riconosciuto a Davide De Luca (Gemitaiz) ma anche all’autrice di testi Martina Poggi, meglio conosciuta come Martina May.

Il nuovo percorso artistico di Anna Tatangelo si sta compiendo. Oggi la troviamo nei panni di una sorta di Cappuccetto Rosso pulp, con l’artwork che ci mostra l’artista in compagnia di un lupo tenuto al guinzaglio, un outfit rosso aderente e un fucile sollevato verso il cielo.

[1a Strofa]
Il sole tace alla mia schiena
mi sveglio che lui dorme ancora-a
dal vino rossa ieri a cena
a casa sua in meno di un’ora-a
hai preso la mia mano e hai detto:
“fai piano, sveglia il vicino e poi sul divano”
Mi hai stretto i polsi e mi guardavi, lo sapevamo già
che sarebbe finita così (che sarebbe finita così)
mi rivesto e vado via da qui (qui)

Fai conto che tra noi è chiusa qua (chiusa qua)
devo restarti lontana ma
forse già lo pensi pure tu
che io e te non ci vedremo più

(Non dovrà saperlo mai nessuno
cambia le lenzuola che c’è ancora il mio profumo
spero che stanotte non mi abbia visto qualcuno
le foto e i messaggi sull’iPhone cancella tutto)

[Ritornello: Anna, Gemitaiz]
Meglio chiuderla qua (qua), no
perché lo so come andrà, lo so
che poi uno di noi due si fa male (si fa male)
pensa alle nostre facce sul giornale
deve restare fra me e te, fra me e te, fra me e te (questa cosa)
fra me e te, fra me e te, fra me e te
(deve restare fra me e te) fra me e te, fra me e te, fra me e te
(deve restare tra me e te, ahia)

[2a Strofa: Gemitaiz]
I get those goosebumps every time
Che mi stai intorno se rimani già lo sai
Che poi non mi viene il sonno
Mi hai visto che sono on line
E cosa fai? Se stai solo dove vai?
Quando esci e non ci sono tu mi dici “torno presto” (ehi)
Però torni all’alba se ti dico dove sono adesso (ehi)
Dimmi cosa cambia (cosa cambia)
Lei ha bisogno di qualcuno che la ama
Fra’, mi sa che ho fatto il passo un po’ più lungo della gamba
È un po’ che ci conosciamo (uh)
Mi dici che sono strano (mmh)
Solo perché non ti amo e non ti chiamo
Sono lupo solitario
C’ho il cuore invano

[Ritornello: Anna, Gemitaiz]
Meglio chiuderla qua (qua)
perché lo so come andrà, lo so
che poi uno di noi due si fa male (si fa male)
pensa alle nostre facce sul giornale
deve restare fra me e te, fra me e te, fra me e te (questa cosa)
fra me e te, fra me e te, fra me e te
(deve restare fra me e te) fra me e te, fra me e te, fra me e te
(deve restare tra me e te)
non dovrà saperlo mai nessuno

Latina di Emma è l’inno indie-pop alla leggerezza – Testo

Latina di Emma è quel tassello che mancava all’estate. Da oggi il singolo è disponibile su tutte le piattaforme streaming, sui digital stores e in rotazione radiofonica. Come racconta la stessa artista, il brano è un regalo ricevuto da Dario FainiCalcuttaDavide Petrella con la produzione di DRD, meglio noto come Dardust.

Ho ricevuto questa canzone, Latina, il giorno del mio compleanno su WhatsApp da Calcutta, Faini e Petrella e mi sono emozionata. Era inaspettata, e ho sentito da parte di tutti la voglia di spingersi in acque inesplorate. Mi piacciono le sfide, mi piace provare a scoprire fin dove posso spingermi. Latina è proprio questo: una canzone forte e diretta che profuma di libertà. Mi sento proiettata in una nuova dimensione e sono pronta per questo nuovo cambiamento.

Il risultato è un brano indie-pop al sapore d’estate, e nelle dinamiche ricorda vagamente Riccione dei Thegiornalisti.

Di seguito il testo di Latina di Emma.

Anche se non mi guardi
sono solo una voce
ho passato un’altra estate a innamorarmi di te
uscirò dalla radio per sfiorarti la pelle
sono solo una canzone me lo hai detto anche tu
E io non ti capisco, è così
mi vuoi latina ma non me lo dici
suona un vecchio disco, è così
mi hai fatto odiare da tutti i miei amici
adesso portami via
che più mento e più mi ami
si ma portami via
o mi scorderai domani

Per baciarti le labbra
non mi basta la voce
ma ho bisogno che tu ti ricordi di me
che mi canti per strada
e mi porti dove la paura non c’è
per baciarti le labbra
non ti basta chiamarmi per nome
tutta la vita o una notte per te
sono solo una canzone
sono solo una canzone

Perché almeno ci pensi
come fossi un sospiro
quella volta che mi hai detto:
“il motivo sei tu”
e anche se non mi guardi
resto solo una voce
soffi sopra una candela
e non mi senti più
adesso è buio pesto, è così
le stelle sono le stazioni
e ci corro dentro, è così
meno male se la porta il vento questa malinconia
che più mento e più mi ami
allora portami via
o mi scorderai domani

Per baciarti le labbra
non mi basta la voce
ma ho bisogno che tu ti ricordi di me
che mi canti per strada
e mi porti dove la paura non c’è
per baciarti le labbra
non ti basta chiamarmi per nome
tutta la vita o una notte per te
sono solo una canzone
sono solo una canzone

E adesso dove sei
io sono qui dentro la radio
e ancora non so come mai
mi cerchi in un’altra se sono qui
mi maledirai

Per baciarti le labbra
non mi basta la voce
ma ho bisogno che tu ti ricordi di me
che mi canti per strada
e mi porti dove la paura
per baciarti le labbra
non ti basta chiamarmi per nome
tutta la vita o una notte per te
sono solo una canzone
sono solo una canzone
sono solo una canzone
sono solo una canzone
sono solo una canzone

Il video ufficiale di Latina di Emma uscirà oggi, 28 agosto, alle 14.

Ascolta My Own Soul’s Warning dei The Killers, il nuovo singolo – Testo

My Own Soul’s Warning dei The Killers esce oggi, 17 giugno, come terza anticipazione del nuovo album Imploding The Mirage che inizialmente era atteso per il 29 maggio ma che per via della pandemia del COVID-19 ha subito uno slittamente. In questo nuovo singolo, dopo Caution e Fire In Bone, la band di Somebody Told Me ha collaborato con Jonathan Rado dei Foxygen che ha partecipato anche alla produzione.

My Own Soul’s Warning dei The Killers si presenta nel tipico stile della band di Brandon Flowers, un pop-rock con tanta nostalgia degli anni ’80. Per il momento non è dato conoscere la data d’uscita di Imploding The Mirage.

My Own Soul’s Warning dei The Killers – Testo

I tried going against my own soul’s warning
But in the end, something just didn’t feel right
Oh I tried diving even though the sky was storming
I just wanted to get back to where you are

If you can see through the banner of the sun
Into eternity’s eyes like a vision reaching down to you
Would you turn away, what if it knew you by your name
What kind of words will cut through the clutter of the whirlwind of these days

I tried going against my own soul’s warning
But in the end, something just didn’t feel right
Oh I tried diving even though the sky was storming
Thunder heads were forming

And then I thought I could die
And when I hit the ground
It made a messed up sound and it kept rattling through my days
Cutting up my nights like a goddamn knife
And it got me thinking no matter how far
I just wanted to get back to where you are

I tried going against my own soul’s warning
But in the end, something just didn’t feel right
Oh I tried running from the memory and the morning
But the penalty kept on pouring

And now I think I know why
‘Cause when I hit the ground
It made a messed up sound and it kept rattling through my days
Cutting up my nights like a goddamn knife
And it got me thinking no matter how far
I just wanted to get back to where you are.

Ascolta Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez – Testo

Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez anticipa un nuovo album di Federico Lucia? Non si sa, ma il rapper milanese nella mezzanotte del 15 maggio 2020 ha lanciato un nuovo singolo, un ritorno alla musica dopo i fasti de Le Feste Di Pablo con Cara e che a questo giro lo vede diviso tra flow tagliente e ritornello melodico, su un tappeto musicale quasi dance.

Il rapper aveva anticipato l’uscita del nuovo singolo il 14 maggio pubblicando un’anteprima sul suo canale Instagram nella quale faceva ascoltare i primi secondi della canzone. Recentemente Fedez ha avuto un diverbio con il Codacons a seguito delle donazioni al San Raffaele di Milano offerte insieme a sua moglie Chiara Ferragni.

Di seguito il testo di Problemi Con Tutti (Giuda) di Fedez.

Ad affittare il mio castello non diventi re, ma per caritè
Faccio piovere sul tuo vino démodé
Non mi fotti neanche in caso tu rinasca me
Sei Medioevo, non Rinasci-me’ Mania
Tatuato in policromia
Ho le vele e quindi volo come Scampia
Troppo zucchero sotto la mia lingua
Vai via, vai via, vai via
Maresciallo, suvvia, quella roba? Non mia
Permette la domanda, è mai stato alla Diaz?
Okay, non mi fido neanche della famiglia
Non bevo se è già aperta la bottiglia

(Ahi-ahi-ahi-ahi) Mi fanno le foto mentre muoio
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Cristo, come devo fare?
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Io vorrei sentirmi solo qui
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi

Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, per ogni bandito una macchina blu

Nella mia macchina i vetri non sono
Mai stati l’unica cosa fumé
Mi dici le cose cattive, abrasive
Ma dai, e mi fanno ridere
Sesso facile col sesso debole
Siamo tutti giochi di pote’
Il tuo corpo sopra il mio parquet
Sei venuta o sono lacrime?

(Ahi-ahi-ahi-ahi) Mi fanno le foto mentre muoio
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Cristo, come devo fare?
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Io vorrei sentirmi solo qui
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi

Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, non perdere tempo a salvarmi
Ho problemi con tutti
Problemi con tutti
(Ahi-ahi-ahi-ahi) Problemi con tutti (Uoh)
Per ogni Giuda un Gesù, per ogni bandito una macchina blu

Ascolta AutocertifiCanzone de Lo Stato Sociale – Audio e testo

AutocertifiCanzone de Lo Stato Sociale arriva finalmente sui digital stores dopo l’anteprima trasmessa nei supermercati, luogo in cui tutti ci siamo riversati per cercare un contatto con il mondo esterno in questo periodo storico di lockdown imposto dai governi per contenere il contagio del COVID-19.

Un brano distopico con il sentimento dei sognatori

Dopo la partecipazione al concertone virtuale del 1° maggio 2020 e ad un anno di distanza dall’inedito DJ di M**** in duetto con ArisaMyss Keta, la band di Lodo Guenzi resta sul pezzo e propone la propria visione dello stato di cose con AutocertifiCanzone, un brano che guarda al mondo esterno con occhio quasi distopico e con la sensibilità dei sognatori, una percezione che abbiamo un po’ tutti dal momento che siamo confinati nelle nostre case e costretti a spostamenti limitati alle sole esigenze vitali, con una socialità ridotta a un appuntamento fissato ad una data da destinarsi.

AutocertifiCanzone de Lo Stato Sociale – Testo

Un giorno presto un giorno raffreddore
un giorno ospedale
un giorno aspirina
un giorno stiamo soli
un giorno sudami addosso
un giorno saliva
un giorno amuchina
un giorno ce la faremo
un giorno fine del mondo

un giorno stai a letto
un giorno vieni anche tu
un giorno non so più se oggi è domenica
un giorno baciamo e poi non pensarci più

dammi un appuntamento
anche se è vietato
al reparto sanitari
di un supermercato
soli nel corridoio
per un bacio rubato
per ricordarci che il mondo
non è ancora finito

e finiranno tutti i giga del mondo
e ci toccherà rinascere migliori
e avremo così tanto cose da fare
che la vita tornerà a sembrarci troppo breve
sei sempre stata il posto in cui tornare
alla fine di ogni lungo comprifuoco

partiranno ancora i treni per il mare
percorreremo tutto si ma come un gioco

dammi un appuntamento
anche se è vietato
al reparto sanitari
di un supermercato
soli nel corridoio
per un bacio rubato
per ricordarci che il mondo
non è ancora finito

non sarà la fine
e ne usciremo bene
e se sarà la fine
ne usciremo insieme
e non sarà la fine
e ne usciremo bene
e se sarà la fine
ne usciremo insieme
e ne usciremo bene

dammi un appuntamento
anche se è vietato
al reparto sanitari
di un supermercato
soli nel corridoio
per un bacio rubato
per ricordarci che il mondo
non è ancora finito

dammi un appuntamento
anche se è vietato
al reparto sanitari
di un supermercato
soli nel corridoio
per un bacio rubato
per ricordarci che il mondo
non è ancora finito

Ecco l’audio del nuovo singolo AutocertifiCanzone de Lo Stato Sociale:

The Man di Taylor Swift in radio da venerdì 14 febbraio – Testo

The Man di Taylor Swift sbarcherà in radio da venerdì 14 febbraio. La canzone è un nuovo estratto dall’album Lover ed è una riflessione su come si comporterebbero i mass media se lei fosse una donna. La cantautrice statunitense, del resto, non è nuova a lanciare messaggi ispirati da argomenti delicati come l’amore, l’omosessualità e i diritti delle donne.

Nel testo di The Man di Taylor Swift, infatti, leggiamo una forte protesta contro gli sforzi che una donna deve fare per raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero propri dell’uomo, che comunque riesce a condurre i propri progetti – secondo quanto contesta Taylor Swift – senza affrontare il pregiudizio dei mass media.

Il brano ha un arrangiamento synth pop ed è stato prodotto da Joel Little.

Di seguito il testo di The Man di Taylor Swift.

I would be complex, I would be cool
They’d say I played the field before I found someone to commit to
And that would be okay for me to do
Every conquest I had made would make me more of a boss to you

I’d be a fearless leader
I’d be an alpha type
When everyone believes ya
What’s that like?

I’m so sick of running as fast as I can
Wondering if I’d get there quicker if I was a man
And I’m so sick of them coming at me again
‘Cause if I was a man, then I’d be the man
I’d be the man
I’d be the man

They’d say I hustled, put in the work
They wouldn’t shake their heads and question how much of this I deserve
What I was wearing, if I was rude
Could all be separated from my good ideas and power moves

And they would toast to me, oh, let the players play
I’d be just like Leo in Saint-Tropez

I’m so sick of running as fast as I can
Wondering if I’d get there quicker if I was a man
And I’m so sick of them coming at me again
‘Cause if I was a man, then I’d be the man
I’d be the man
I’d be the man

What’s it like to brag about raking in dollars
And getting bit++es and models?
And it’s all good if you’re bad
And it’s okay if you’re mad
If I was out flashing my dollars
I’d be a bi++h, not a baller
They’d paint me out to be bad
So, it’s okay that I’m mad

I’m so sick of running as fast as I can
Wondering if I’d get there quicker if I was a man (You know that)
And I’m so sick of them coming at me again (Coming at me again)
‘Cause if I was a man (If I was a man)
Then I’d be the man (Then I’d be the man)
I’m so sick of running as fast as I can (As fast as I can)
Wondering if I’d get there quicker if I was a man (Hey)
And I’m so sick of them coming at me again (Coming at me again)
‘Cause if I was a man (If I was a man), then I’d be the man
I’d be the man
I’d be the man (Oh)
I’d be the man (Yeah)
I’d be the man (I’d be the man)

If I was a man, then I’d be the man

Audio e testo di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez, il nuovo singolo da La Differenza

Motivo di Gianna Nannini feat. Coez è da oggi in rotazione radiofonica. Il singolo è un estratto dal nuovo disco La Differenza, una vera e propria novità per la rocker senese che per questo disco ha lavorato in analogico dagli studi di Nashville, nel Tennessee.

Motivo è un brano delicato e profondo, sul tema della distanza, e per questo si presenta con parole e arrangiamento malinconici. Il cantautore di Domenica in questo singolo ha dato il suo apporto prezioso, con il suo stile inconfondibile scelto appositamente da Gianna Nannini:

Motivo è stata la prima canzone che ho scritto per questo album e ne volevo fare un duetto. Mi piace la voce graffiante di Coez. Gli feci ascoltare il brano che lo colpì particolarmente, mi disse che voleva provare a fare una cosa alla sua maniera. Ecco, mi dissi osservando quel suo modo elegante di fare, un altro che fa la “differenza”.

Di seguito il testo di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez.

E mi cerchi, mi cerchi ancora
mi inviti a prendere un caffè
mi manca un po’ il respiro
ci sarà un motivo

È che non me ne frega niente
se vuoi vedermi per farmi un po’ di male ancora
quello che mi vuoi dire lo so già a memoria
ma che bella storia

Sai, ci son rimasto male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Io volevo soltanto
provare qualcosa
qualcosa di nuovo
di vero, di buono
io che non vengo in foto
un po’ come la luna
tu che sei bella davvero
come la luna

Ci siamo detti ciao
ma solo con la mano
non è un caffè, no, senza l’amaro
e sono lontano, ma ti sento vicino
e ci sarà un motivo

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Di seguito l’audio ufficiale di Motivo di Gianna Nannini feat. Coez

Jury – Mi fai spaccare il mondo – Video Testo

jury

Molti si aspettavano che toccasse a lui la vittoria di X factor ma purtroppo non è stato così.

Non c’è che dire, ha saputo comunque farsi valere!

Stiamo parlando di Jury, artista che comunque ha fatto molto parlare di se durante il programma.

Il brano che andiamo a proporre è “mi fai spaccare il mondo” in una performance dal vivo dell’artista.

Non ci resta che augurarvi buon ascolto e buona visione.

Video