Gigi d’Alessio lascia la Siae e litiga con Mogol

Sembra essere una vera e propria rivoluzione. Dopo Fedez, anche Gigi d’Alessio ha deciso di lasciare la Siae per passare a Soundreef.

Gigi-DAlessio

Il cantautore napoletano ha motivato così la sua decisione:

Mi ha convinto la possibilità di avere un rendiconto dettagliato dei passaggi delle mie canzoni.. Non ci trovo nulla di male che se ne occupi una società privata, che deve fare profitto. Bisogna credere nell’innovazione tecnologica.

Sono queste le parole con cui ha detto ‘Addio’. La risposta dei membri della Siae non si è fatta attendere.

Prima ci ha pensato Filippo Sugar, presidente della Società Italiana Autori ed Editori, il quale ha risposto con una nota ufficiale:

SIAE è un’Associazione senza scopo di lucro che tutela il diritto d’Autore di tutti i suoi Associati senza alcuna discriminazione tra artisti popolari o meno popolari, giovani o meno giovani in tutti i settori della cultura, e non può permettersi di ingaggiare con una campagna acquisti singoli artisti, cosa che ci risulta stia facendo Soundreef.
Abbiamo anche delle perplessità su quanto questo tipo di approccio possa essere continuativo nel tempo perché, a meno che Soundreef abbia fondi illimitati, che SIAE sicuramente non ha, è evidente che una volta ingaggiati 5, 10, 20 artisti appare complicato che possa mantenere un modello di business adeguato per la tutela dei diritti di tutti gli Autori.
Ci stupiamo delle parole di Gigi D’Alessio, non capiamo a cosa si riferisca in tema di trasparenza perché la nostra ripartizione è gestita in modo del tutto trasparente, utilizzazione per utilizzazione. Nel rendiconto che inviamo ai nostri Associati vi sono indicazioni molto dettagliate: titolo per titolo, fonte per fonte.
Ci risulta complicato, sempre alla luce del modello di business di Soundreef, capire la creazione di posti di lavoro a cui fa riferimento Gigi D’Alessio. Vorrei ricordare, a tal proposito, che la SIAE ha oltre 1200 dipendenti e 503 agenzie mandatarie su tutto il territorio Italiano senza le quali sarebbe impossibile svolgere il nostro lavoro adeguatamente e stare dalla parte di chi crea difendendo il diritto d’Autore

Poi, è arrivata la replica di Mogol:

Gigi D’Alessio è mio amico. Mi ha chiamato per dirmi che aveva avuto questa opportunità. Credo volesse solo raccontarmelo. Gli ho detto che la pensavo in modo assolutamente opposto. La notizia del suo passaggio mi è un po’ dispiaciuta, temo fortemente che alla fine sia un danno per gli autori. Questa società (Soundsreef, ndr) non la conosco, so soltanto che sta offrendo dei soldi ad alcuni autori per fare lei gli incassi. E qualcuno gli ha detto di sì. Ma francamente non so nemmeno se avrà vita lunga: perché gli anticipi che offre sono spese importanti, mentre la possibilità di incasso è relativa. Come fa a garantire il controllo di tutte le esecuzioni?