Un nuovo album per King Tuff ed anche un tour italiano

I presupposti ci sono. Un passato glorioso, tanta buona musica e un futuro che sembra essere ancora più prorompente, a giudicare dal primo album solista. Sei poi arrivano un secondo disco, un tour italiano in primavera e l’etichetta discografica che ha reso grande il grunge, allora, la cosa diventa ghiotta e ancora più interessante.

Cappellino, capelli lunghi, vestito nero e medaglione in bella vista: è con questa eccentrica veste che arriverà in Italia il carismatico Kyle Thomas, in arte King Tuff, in due date da non perdere per presentare l’omonimo album uscito nel 2012 per Sub Pop, arrivato quattro anni dopo l’ottimo esordio Was Dead del 2008.

Kyle Thomas è stato già protagonista di esperienze musicali importanti come il progetto garage stoner Witch insieme a J Mascis dei Dinosaur Jr., è stato poi musicista in band folk e pop come i Feathers e parte della gruppo Happy Birthday, fra le mille cose che ha fatto.

Mantenendo quell’atteggiamento ironico, divertente e diretto che lo contraddistingue da tempo, the King in questo nuovo album monta sulla macchina del tempo, catapultando l’ascoltare nelle gloriose scene garage e rock and roll degli anni sessanta fino a sfiorare il glam di Marc Bolan e sforna dodici tracce fresche e dirette di sano rock tutto da ballare.

King Tuff  dunque è un album di rock’n’roll viscerale, sfacciato, impellente e divertente, senza sovrastrutture e ammiccamenti alle tendenze del momento. E questo approccio è quanto di meglio si possa sperare per ottenere un buon disco di rock and roll!

La leggenda di Detroit Bobby Harlow dei The Go dice di lui “All that aside, this album fucking rules. I should know, I’ve heard it about a million times.” Da non perdere quindi il suo tour italiano, scandito in due uniche tappe: il 30 maggio per il Beaches brew Festival, all’Hana Bi di Marina di Ravenna, e il giorno successivo, il 31 maggio, al Muzak di Roma, nello storico quartiere Testaccio.