Patti Smith su Donald Trump e il suo mandato: “Abbiamo vissuto un’atmosfera terribile”

patti smith su donald trump

Scoprire il pensiero di Patti Smith su Donald Trump non ci sorprende, anche per la Sacerdotessa del rock non si è mai tirata indietro dal dire la sua sul mondo contemporaneo. Un mondo, questo, di cui il tycoon è stato inevitabilmente uno dei protagonisti e per questo è stato più volte oggetto di prese di posizione dai grandi nomi del pop e del rock.

Taylor Swift, Lady Gaga, Bruce Springsteen, Madonna e tantissimi altri hanno più volte manifestato il dissenso attraverso i social e nelle occasioni pubbliche. Patti Smith, addirittura, una volta ha incontrato Donald Trump in persona e ciò che ha sentito non è stato piacevole.

Lo ha rivelato, la cantautrice di Because The Night, in un’intervista rilasciata al The Guardian:

L’ho incontrato a New York nel corso degli anni e l’ho trovato una persona orribile, narcisista e solo un cattivo uomo d’affari. Ho visto i detriti dei suoi affari. Penso che il danno che ha fatto si farà sentire per molto tempo. Non sarà così facile venirne fuori, perché a livello globale ha dato potere a persone con una mente simile alla sua.

Per questo il trionfo di Joe Biden e l’inizio del suo mandato sono un motivo di sollievo psicologico, come dice la Sacerdotessa. “Sono ottimista per natura, ho sempre speranza nelle cose”, dice Patti Smith. Le piace, e parecchio, cercare le metafore anche nei grandi argomenti di attualità. Per questo la voce di Dancing Barefoot immagina gli Stati Uniti come una grande casa da riassettare prima di una ripartenza.

Ciò che conta è cercare di ripulire un po’ del suo casino e rimettere un po’ di ordine. Lo sto facendo a casa mia. Sono una persona disordinata e so che prima di poter fare qualcosa di creativo o eccitante devo prima cancellare tutto.

Donald Trump, nel 2020, si è distinto per le invettive contro il movimento Black Lives Matter, per le prese di posizione contro l’OMS in termini di contenimento della pandemia del Covid-19 e, nel corso del suo mandato, per la politica sull’immigrazione. Per questo il pensiero di Patti Smith su Donald Trump arriva oggi, alla fine del 2020: la Sacerdotessa fa il punto una volta che il tycoon è uscito di scena, per non dimenticare ciò che è stato.

Donald Trump positivo al Coronavirus, Kanye West prega per lui

trump positivo al coronavirus

La notizia che vede Donald Trump positivo al Coronavirus è ancora al centro dei lanci di stampa. È di questa mattina, per esempio, l’aggiornamento sulle sue probabili dimissioni dall’ospedale dopo il ricovero presso il Walter Reed Military Medical Center. Il medico della Casa Bianca Sean Conley ha dichiarato che il presidente degli Stati Uniti “migliora progressivamente”.

Su questa esperienza il tycoon ha ammesso di aver “imparato la lezione” e addirittura si è messo a bordo di un Suv per sfilare tra gli elettori appostati sotto l’ospedale e rassicurarli. Tra le reazioni del mondo dello spettacolo ricordiamo quella di Billie Joe Armstrong dei Green Day che nelle stories di Instagram aveva definito l’inquilino della Casa Bianca “fo**uto bugiardo” accusandolo di aver inventato il contagio per sottrarsi dai dibattiti.

Ricordiamo, infatti, che il 3 novembre gli americani andranno a votare. Un’opinione diversa arriva da Kanye West, il rapper imprenditore marito (ancora per poco?) di Kim Kardashian che in uno dei tweet recenti ha invece rivolto al presidente una preghiera:

C’è un bisogno imminente di civiltà su tutti i fronti. Dobbiamo e ci riuniremo nel nome di Gesù. Prego per il pieno recupero del presidente Trump e di Melania, proprio come farei per Joe e Jill Biden se ne fossero colpiti, così come per tutti gli altri affetti da COVID-19.

Si suppone che Donald Trump e sua moglie Melania abbiano contratto il virus da un contatto con Hope Hicks, consigliera della Casa Bianca che ha viaggiato insieme alla coppia presidenziale sull’Air Force One in una delle tante tappe della campagna elettorale.

Sapere di Donald Trump positivo al Coronavirus ha scatenato battute e polemiche. Ricordiamo, infatti, che il tycoon si è sempre dimostrato impermeabile alla gravità della pandemia arrivando a creare attriti con l’OMS – un po’ sulla linea del premier britannico Boris Johnson – e oggi, a circa un mese di distanza dalle elezioni presidenziali, c’è già chi sostiene che il contagio di Trump possa influire sul voto.

Tra le tante frecciatine dal mondo dello spettacolo sulla notizia di Trump positivo al Coronavirus, Kanye West tenta un approccio umano e sfodera nuovamente la sua fede religiosa.

Lo staff di Leonard Cohen contro Donald Trump: “Nessuna autorizzazione di usare Hallelujah nelle convention

leonard cohen contro donald trump

Ancora una volta il mondo della musica si oppone al tycoon: la nota dello staff di Leonard Cohen contro Donald Trump ammonisce l’inquilino della Casa Bianca per aver usato il brano Hallelujah durante una convention. Giovedì 27 agosto, infatti, è successo che al termine di un discorso del Presidente degli Stati Uniti, durante i fuochi d’artificio, sia stata trasmessa la versione del brano di Leonard Cohen interpretata da Tori Kelly e inclusa nella colonna sonora del film Sing (2016). Inoltre lo stesso brano è stato cantato dal tenore Christopher Macchio.

Il problema è che l’utilizzo del brano non era autorizzato. Lo ha precisato Brian J. Monaco, come riportato da Consequence Of Sound:

Alla vigilia della serata conclusiva della convention, i rappresentanti del Comitato Nazionale Repubblicano ci hanno contattato per ottenere il permesso per l’esecuzione dal vivo di ‘Hallelujah’ di Leonard Cohen. Abbiamo declinato la loro richiesta.

Il rappresentante legale Michelle L. Rice, inoltre, fa sapere che verranno prese azioni legali contro il Comitato Nazionale Repubblicano (Republical National Convention, RNC):

Siamo sorpresi e sconcertati che il Comitato Nazionale Repubblicano abbia agito pur sapendo che la Cohen Estate aveva espressamente declinato la richiesta di utilizzo mossa dal Comitato Nazionale Repubblicano e il suo sfacciato tentativo di politicizzare e sfruttare in modo così oltraggioso ‘Hallelujah’, uno dei brani più importanti del catalogo di canzoni di Cohen. Stiamo esplorando le nostre opzioni legali. Se il Comitato Nazionale Repubblicano avesse richiesto un’altra canzone, “You Want it Darker”, grazie alla quale è stato assegnato postumo a Leonard un Grammy nel 2017, avremmo potuto considerare l’approvazione di quel brano.

Pare sia consuetudine, tra i collaboratori e durante gli eventi che riguardano Donald Trump, impiegare canzoni non autorizzate e per questo tantissimi artisti, dai Rolling Stones ai REM, a più riprese si sono opposti al tycoon diffidandolo da usare la loro musica e durante le campagne elettorali e durante le apparizioni pubbliche. Numerose le prese di posizioni più rigide, come quelle di Bruce SpringsteenTom MorelloTaylor Swift, contro il Presidente. A questo giro c’è l’intero staff di Leonard Cohen, contro Donald Trump e per il solito motivo: l’uso non autorizzato di un brano durante un evento pubblico.

Vasco Rossi sulla politica italiana e su Donald Trump: “Un preoccupante ritorno al passato”

Le ultime parole di Vasco Rossi sulla politica italiana arrivano da un’intervista rilasciata al Corriere Della Sera in occasione dell’elezione del brano E… Già come miglior canzone degli anni Dieci del Duemila. Era chiaro, però, che il Kom non si lascia sfuggire le occasioni per dire la sua dimostrando di non avere peli sulla lingua. Attendo all’attualità, il Blasco si è lasciato andare in una serie di invettive contro la politica italiana ma anche sulla situazione del mondo, con un particolare focus sulla politica americana.

Sugli Stati Uniti e sull’immigrazione, per esempio, ha detto:

Direi che da Obama a Trump è stata una bella caduta di… tutto: stile, tono e sostanza. Una esplosione di ignoranza, egoismo e qualunquismo che non mi aspettavo. Un preoccupante ritorno al passato.

In seguito ha spostato l’attenzione sui social network, che tuttavia considera divertenti: “L’esplosione dei social network la trovo la cosa meno peggio di tutte le altre. Almeno ci fanno divertire, incontrare e passare il tempo”.

Infine, quasi per continuare la polemica contro tutto e tutti quando esplose il caso Paragone sull’impiego di C’è Chi Dice No nel dibattito politico, Vasco Rossi ha detto la sua sulla politica italiana: “Mi dispiace che il nostro meraviglioso Paese sia cosi preda di rabbie e paure fagocitate da irresponsabili politici in cerca di consenso e potere“.

Il Blasco, come sempre, non le manda a dire e, considerata la sua età, parla come un uomo che può vantarsi di aver vissuto così a lungo da potersi permettere dei paragoni: il ritorno al passato di cui parla quando si rivolge alla politica degli Stati Uniti ha colpito anche il Belpaese, che nel 2019 si ritrova con rigurgiti di pensieri che la storia avrebbe dovuto seppellire, ma che la disinformazione restituisce come lo strascico di una grande falla nello spirito critico.

Lady Gaga vittima dagli hacker

Le pagine ufficiali Facebook e Twitter di Lady Gaga sono state prese di mira da uno hacker. Una persona misteriosa, infatti, ha pubblicato un messaggio, secondo il quale, Lady Gaga avrebbe voluto omaggiare i suoi fans addirittura di un iPad in edizione speciale. Ovviamente, questo messaggio si è rivelato una bufala.