Top 5: cover particolari per i Blues Brothers


Quello dei Blues Brothers fu un evento cinematografico irripetibile. Una commistione perfetta di demenzialità, musica, attori e trama vincenti. Ovviamente ci provarono comunque a ripeterlo, ma il risultato fu stucchevole. Molti dei pezzi della band non sono nati con loro, ma sono cover di grandi autori blues, di vecchie sigle tv o semplicemente di pezzi in epoca pre-rock’n’roll.
Eppure molti di quei pezzi sono nella nostra memoria proprio grazie a loro, e tra questi vi proponiamo alcune tra le cover più bizzarre in circolazione.

5. Art Of Noise – Peter Gunn Theme


La sigla dello show televisivo Peter Gunn, detective privato creato da Blake Edwards, musicata da Henri Mancini (Pantera Rosa, Moonriver) e al piano uno sconosciutissimo John Williams (Star Wars). Gli Art Of Noise sono un gruppo synthpop che vedeva tra le sue fila Trevor Horn, il cosiddetto uomo che ha inventato gli anni 80. Membro degli Yes e dei Buggles, Horn è stato anche un produttore di successo che fece guadagnare il grammy a questo pezzo e, alcuni anni dopo a Kiss From A Rose di Seal.

4. Cheetah Girls – Shake Your Tailfeather


A rivestire l’ingrato ruolo del sostituto di Ray Charles, una di quelle disney-band che tanto andavano di moda fino a pochissimi anni fa. Figlie del girl power, la vita delle tre ragazze ghepardo fu breve ma intensa: 2 album da studio, 3 colonne sonore e 20 singoli. Per lo più cover ingrate, come questo pezzo (usato per la colonna sonora del film Chicken Little). Ma il loro operato non fu vano, soprattutto se oggi si considera l’esistenza di serie televisive come Glee.

3. Motley Crue – Jailhouse Rock


I Crue nell’epoca dell’oro. Nikki Sixx e Tommy Lee (il tizio del porno con Pamela Anderson, per intenderci), hair metal a mille. Sebbene la band stia attualmente godendo di una seconda giovinezza, grazie a una riconsiderazione musicale un po’ troppo favorevole agli anni 80, di questa band ci si ricorda soprattutto della rivalità con i Guns’n’Roses, e dei duelli mancati tra Vince e Axl. Roba che sa di falso e preconfezionato, ma che oggi viene bollata come “la vera e dura rock attitude di una volta”.