Bjork condanna l’arresto delle Pussy Riot

Björk ha aggiunto il suo nome a quello di un numero sempre crescente di musicisti che condannano l’arresto della ragazza della band punk Pussy Riot. La banda sono stati arrestati per teppismo a marzo dopo l’esecuzione di un brano fortemente critico nei confronti del governo guidato da Vladimir Putin in una cattedrale di Mosca, e rischiano fino a sette anni di carcere.
La cantante ha postato un messaggio sul suo sito in cui denuncia la risposta del governo russo, che ha dichiarato:

Come musicista e madre vorrei esprimere la mia indignazione per l’arresto avvenuto a causa della loro protesta pacifica. A mio parere le autorità russe dovrebbero lasciarli andare a casa dalle loro famiglie e dai bambini. Vorrei invitarvi a unirvi a me in una particolare canzone sul palco: che è stata scritto per tutti quelli che credono nella giustizia.

Nella sua critica alle autorità russe Bjork entra a far parte di un gruppo di artisti del calibro di Sting, Jarvis Cocker, Johnny Marr, Alex Kapranos e Madonna. Vladimir Putin ha chiesto clemenza per la band, dicendo ai giornalisti:

Non c’è nulla di buono in ciò che facevano, ma credo che non dovrebbero essere giudicate troppo severamente.

Vedremo come andrà a finire questa brutta storia.

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