Il nuovo album dei Wire

Il segreto dell’eterna giovinezza?  Il rock’n’roll ovviamente. Difatti tornano i Wire. La rumorosa band post-punk ha esordito nel 1976 ma ha ancora qualcosa da dire, evidentemente.

Si erano presi una pausa, durata una decina d’anni, poi, nel 2011 sono tornati e adesso rieccoli in forze. Un loro album, appena finito di registrare, intitolato “Change becomes us” uscirà già il prossimo 25 marzo.

E Londra inizia fremere da adesso: i preparativi sono in corso. Anzi, la data di presentazione è fissata per il 24 marzo; all’Heaven di Londra la formazione eseguirà integralmente il disco che arriverà nei negozi il giorno successivo. Un’operazione che ricorda i tempi dell’esplosione punk di metà anni 70 e la presentazione sul Tamigi, di God Save The Queen dei Sex Pistols, durante il giubileo della regina.

Parte tutto da lì, difatti. I Wire vengono da quel periodo e da quel contesto socio-culturale. Non a caso il loro album “154”, del 1979, è considerato ancora uno dei capolavori di quell’epoca e fa ancora parlare di sé. Del resto è ancora un disco attualissimo e rumoroso al punto da riportarli integri al 2013. Non hanno mai mollato e conservano l’energia del punk rock, sebbene adesso abbiano i capelli bianchi e nuove acquisizioni che hanno deciso di tradure in canzoni.

Dopotutto si tratta di gente rimasta in piedi nonostante tutto, di persone uscite vive dagli anni 80, dunque testimoni di un’era che ha rivoluzionato il mondo. Bentornati wire, insomma.