Ezio Bosso incanta il Festival di Sanremo 2016

Da questa mattina, in Italia, fanno finta di conoscerlo tutti. O quasi. Forse il suo nome non era nuovo a qualcuno. La verità? La verità è che lui è stata la sorpresa di questo Festival di Sanremo, anche se mancano ancora tre serate.

Ezio Bosso ha messo tutti d’accordo. La sua sensibilità, il suo talento, il suo tatto, il suo sorriso, il suo meraviglioso discorso, trasudavano verità. E questa, con tante scuse per il gioco di parole, è la sola verità.

Si sa, forse a Sanremo contano le cifre. Allora cominciamo da queste.

Il pubblico del Teatro Ariston ha accolto la sua ‘Following A Bird’ con una standing ovation e, durante la sua esibizione, lo share è cresciuto del 10% (dal 45% al 55%). Intanto, il suo album ‘The 12th Room’ (Egea Music) è primo nella classifica di vendita iTunes in Italia e continuano a crescere i like della pagina Facebook ufficiale dell’artista, che è passata in poche ore da 5.000 like a più di 150.000.

Qui, però, contano le sensazioni. Il compositore e direttore d’orchestra è un’italiano doc, uno di quei cervelli in fuga più conosciuti all’estero che in terra madre.

«La musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme», il suo messaggio. E ancora: «Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell’ultima, che non è l’ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi».

Parole che toccano dentro. Che fanno riflettere. Che hanno portato Bosso a convincere tutti.