La dance commerciale anni ’90: alcuni indimenticabili capolavori

Attenzione, l’articolo che segue non è adatto a tutti, ma solo a quel pubblico adulto che è cresciuto con la dance commerciale anni ’90, che ancora oggi ascolta con quella malinconia tipica di chi vorrebbe tornare indietro di 30 anni almeno e non può farlo. Fatta questa dovuta precisazione, siamo pronti a ricordare insieme a voi alcuni indimenticabili capolavori che hanno fatto la storia di questo genere musicale. Non un genere musicale qualunque, ma uno che andava capito e apprezzato, perché non è mai stato per chiunque. Forse perché i bassi di allora erano talmente alti e potenti da non far apprezzare testi che in alcuni casi erano veramente profondi; uno di questi era senza dubbio Unconditional dei Computer Love, seguito a ruota da Mysterious Time di Sash!

Queste canzoni sono in effetti delle eccezioni, visto e considerato che la dance commerciale anni ’90 di solito proponeva hit piuttosto allegre. Alcune però con il tempo da semplici hit sono diventate capolavori indimenticabili come Barbie Girl degli Aqua. Questo gruppo musicale danese che compose questa melodia oltre 30 anni fa, probabilmente non avrebbe mai immaginato che ancora oggi, anno 2021, durante le serate revival si sarebbe ballato e cantato a squarciagola quello che è il loro pezzo più conosciuto. E a fare buona compagnia a Barbie Girl c’è Rhythm is a Dancer degli Snap!, un crescendo musicale che ti prende fin dalla prime note.

No, non ci siamo dimenticati degli Eiffel 65, state tranquilli, stavamo solo trovando il momento giusto per ricordarvi quanto era ed è bella Blue (Da Ba Dee). Grazie a quella canzone è iniziato il loro successo, che poi è venuto meno quando Gabry Ponte ha lasciato, ma questo è un altro discorso. Tra i capolavori indimenticabili della dance commerciale anni’90 noi ci mettiamo Think About the Way di Ice MC, non un pezzo qualunque considerando che è la colonna sonora del film Trainspotting. In questo singolo cantava poi la mitica Alexia, che ha tolto i panni di Regina dalle dance music per divenire una cantante pop. Una delusione per noi amanti del genere, ve lo dobbiamo confessare.

La dream music con la sua hit più importante

Chi ha amato quel particolare genere della dance commerciale anni ’90 chiamato dream music, dalla cassa meno aggressiva rispetto al solito e dalle sonorità e atmosfere eteree, non può aver dimenticato un capolavoro come Children di Robert Miles, che oltre 30 anni fa era possibile ballare in tutte le migliori discoteche, ma anche in macchina e addirittura a casa. Sì avete capito bene: grazie al walkman, oggetto vintage e allo stesso tempo sacro che quest’anno ha compiuto 40 anni, usato ancora oggi da quei professionisti che sono soliti mettersi alla prova sui tavoli verdi, era possibile improvvisare una danza chiaramente personalizzata. Ognuno di noi in quegli anni si muoveva un po’ come voleva, e forse era quello il bello, il bello della dance commerciale che dopo gli anni’2000 è sparita dalla circolazione. Ma come mai? Perché sono cambiati i gusti dei consumatori, che oggi apprezzano maggiormente la house music e la lounge music, che si rifà alla tradizione della easy-listening anni ’50-’60, ma anche i pezzi che si richiamano vagamente alla dance music. Per carità non c’è nulla di male, ma noi in questo articolo dobbiamo per forza di cose perorare la causa della vera musica dance.

L’Amour Toujours

Quando si parla de l’Amour Toujours, pezzo famosissimo oggi rivisitato, anche gli appassionati della dance si dividono; c’è chi l’adora e chi no. Motivo? Forse perché Gigi d’Agostino è considerato da molti un personaggio piuttosto che un autore di singoli che ancora adesso si ascoltano ben volentieri. Noi nel nostro piccolo non desideriamo affatto entrare in questo dibattito prendendo una posizione certa, non perché non amiamo schierarci, ma perché qui, lo ricordiamo, abbiamo solo voglia di staccare la spina e ripensare ai tempi che furono, in cui ballavamo le hit indimenticabili. E qualcuna ve l’abbiamo ricordata, anche se in effetti ce ne sarebbero anche altre che meriterebbero una menzione. Ma, come si sa, ogni articolo ha i suoi spazi da rispettare. Anche il nostro.