Nada: “Se non mi fossi ribellata, avrei fatto la scimmietta ammaestrata”

Intervistata da Il Corriere della Sera, la cantante Nada ha presentato il suo nuovo libro La grande casa. Protagonista del libro è Gemma, alter ego della cantante. Nel libro, infatti, la cantante sembra ripercorrere i suoi esordi e lo fa con amarezza.

Questo è un passo emblematico del libro:

Avevo 15 anni e sotto gli occhi orgogliosi di mia madre e l’incredulità di mio padre salii sul palco del Festival. Mi bastò cantare con la mia voce acerba e la mia indisponenza quella canzone e mio malgrado diventai una cantante di successo. Mi ritrovai senza rendermene conto in un ambiente che mi pretendeva a tutti i costi come mi voleva, pronto a ferirmi in ogni mia debolezza.

Nada è al suo terzo romanzo:

Mi sono scoperta ricca di belle storie da raccontare. In questo caso storie di donne che devono imparare a convivere con il dolore. Due di esse lavorano nello spettacolo. Emilia è una ballerina, Gemma è una cantante. Gemma ha il talento, inciampa sul successo ma in realtà non lo vuole. Emilia vuole il successo ma non ne ha la capacità. Insieme nella “grande casa” cercheranno di dare un senso alle loro esistenze ferite.

La cantante ha parlato anche della situazione discografica attuale:

Il mondo discografico segue strade che poco hanno a che fare con la vera musica. E così io mi sono costruita una strada parallela all’universo discografico. Oggi solo gli artisti indipendenti si muovono animati dalla passione e non dalla ricerca del successo. Oggi sono felice quando salgo sul palco e riesco a trasmettere qualcosa alla gente. Ma quando scendo non vorrei vedere nessuno. Se non mi fossi ribellata a “Ma che freddo fa”, avrei fatto la scimmietta ammaestrata tutta la vita.

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