Amore e ukulele nel nuovo album di Mauro Ermanno Giovanardi

Un poeta? A giudicare dalla sua Io confesso, che ha segnato il suo ritorno sulle scene, Mauro Ermanno Giovanardi è capace di accordarsi ad un concetto d’arte che supera la canzone. Certo, non sono tutte rose e fiori e ci vuole un po’ di diplomazia: per partecipare a quel Sanremo è stato costretto a far finta di riesumare la sua vecchia band, i La Crus, altrimenti addio gara nella sezione Big. Ma se pure prossimo, questo è ormai passato.

Ha deciso di riprovarci. Sta difatti componendo un nuovo album che sarebbe ormai pronto.

Si intitola Maledetto colui che è solo e uscirà il prossimo 21 maggio. Dentro, oltre agli inediti del cantautore, ci saranno anche alcune cover prese in prestito dal repertorio di grandi come De André, Buscaglione, Ciampi e Celentano, tanto per citarne quattro. 

Il concept si basa su un’idea di amore che l’autore riassume così:

L’amore a prima vista è un sentimento di passione romantica che si sviluppa fra perfetti estranei al loro primo incontro.

Da questo assunto il suo viaggio si colora e sposa uno strumento musicale insolito:

L’espressione può essere usata con diverse sfumature di significato: attrazione, infatuazione, innamoramento. Questo è quello che mi è successo quando ho incontrato il suggestivo universo musicale del Sinfonico Honolulu. Livornesi sanguigni, ottimi musicisti e curiosi sperimentatori. Questo colpo di fulmine è stato così coinvolgente da convincermi a posticipare la pubblicazione del prossimo disco di inediti, ormai quasi pronto, per condividere questo viaggio umano e musicale nei territori imprevedibili ed intriganti della commistione dei linguaggi.

Ebbene sì, amore e ukulele saranno gli ingredienti del suo nuovo album; un commistione alquanto bizzara.