“The devil put dinosaurs here” il nuovo album degli Alice in Chains in vendita da domani

Un titolo oscuro per il secondo dei redivivi Alice in Chains. La nuova band, che conserva solo alcuni componenti degli Alice che furono, torna nei negozi di dischi da domani con The devil put dinosaurs here registrato interamente a Los Angeles e prodotto da Nick Raskulinecz.

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Chi sono i dinosauri di cui ci parlano gli Alice?

Domani lo scopriremo, anche se di questo nuovo lavoro in studio di una delle band più originali e rappresentative della scena grunge di Seattle abbiamo già avuto qualche anticipazione con i due singoli pubblicati per il lancio dell’album: prima l’ossessiva Hollow e poi Stone, che ci ha riportato con la memoria a tanti anni fa, quando Layne Stayley e Mike Starr erano ancora vivi.

Alice in Chains – Hollow

La voce di Layne non c’è più – manca da quel tragico 5 aprile del 2002, quando morì in seguito ad una overdose di speedball – ma gli Alice in Chains hanno fatto una scelta coraggiosa per continuare a suonare nel modo che piace tanto a noi appassionati di grunge. Hanno scelto di chiamare a cantare William DuVall, la cui voce è molto simile a quella del compianto Layne, anche se non sempre riesce ad eguagliarla.

Con lui, e anche con Mike Inez, bassista che ha preso il posto di Mike Starr, anche lui morto per problemi di droga, è il secondo album. Il primo Black Gives Way To Blue uscì nel 2009 e riuscì a convincere anche i fan più integralisti del gruppo.

Alice in Chains – Stone

Certo, nulla che possa eguagliare capolavori come Dirt, ma la nuova formazione, forse anche grazie al contributo del produttore Nick Raskulinecz, già con i Queens Of The Stone Age, sembra aver trovato una nuova e compatta identità.

Vogliamo apprezzare e apprezziamo questi nuovi Alice, ma, almeno nel cuore e nella memoria di chi scrive, rimangono i vecchi Alice, che ricordiamo ascoltando la struggente versione di Down in a Hole – uno dei loro pezzi più famosi – in versione live all’MTV Unplugged del 1996.