Se telefonando, la canzone che non ha età scritta da Costanzo

La notizia della scomparsa di Maurizio Costanzo ha addolorato un po’ tutti. Il marito di Maria De Filippi ci ha lasciato in dote un’importante eredità sotto tanti aspetti, non solo sotto quello giornalistico e come profilo di persona coraggiosa e intelligente, ma anche nel mondo della musica ha lasciato delle tracce indelebili.

Avete presente “Se telefonando”, ovvero la storica canzone che è stata cantata da Mina e che ha ottenuto un successo clamoroso? Ebbene, tutto è partito dalla penna di Maurizio Costanzo, che ha scritto il brano e poi l’ha consegnato alla celebre Tigre di Cremona. Lo storico giornalista ha creato una decina di testi che poi sono diventati delle bellissime canzoni.

In pochi sanno, infatti, che ha scritto testi per artisti del calibro di Mino Reitano, Alex Britti, ma anche Andrea Bocelli e Ombretta Colli. Inutile mettere in evidenza come il suo successo più grande, sotto questo aspetto, è legato al brano Se Telefonando. Il testo, in questo caso, era stato realizzato in condivisione con Ghigo De Chiara, con le musiche del grandissimo maestro Ennio Morricone.

Questa cantante è diventata un simbolo della musica italiana, grazie anche alla graffiante voce di Mina, che ha reso questo brano a tutti gli effetti immortale. Una canzone che è stata lanciata nel 1966. Prima di aver scritto questo famosissimo brano, ecco che Maurizio Costanzo aveva già scritto, in condivisione con Giuseppe Bentivoglio, la canzone Fantastica, lanciata nel 1958.

Per chi non ha mai conosciuto la storia di una delle canzoni più belle della musica made in Italy, è giusto sapere che Se Telefonando viene realizzata traendo spunto dalla sigla di un noto programma tv. Si trattava del varietà “Aria condizionata”. Il testo, però, fu oggetto di vari cambiamenti, soprattutto per via del fatto che l’idea originaria prevedeva che il brano diventasse la sigla della trasmissione, questa volta in radio, Gran Varietà.

Un verso, quello “Poi nel buio la tua mano d’improvviso sulla mia”, portava in dote parecchi problemi per la tv, perché in un periodo in cui era presente ancora la censura, Maurizio Costanzo ebbe l’idea per risolvere la situazione. Infatti, cambio al plurale la frase, che diventò “Poi nel bui la tua mano d’improvviso sulle mie”. Mina, però, decise di incidere tutte e due le versioni e l’originale venne svelata solamente nel 1999 all’interno della raccolta Mina Gold 2. La canzone parla di un amore che termina progressivamente, senza dare la possibilità ai due protagonisti nemmeno di pronunciare una parola forte e dolorosa come addio.