Jimi Hendrix: in arrivo la session con Curtis Knight

Jimi Hendrix non c’è più ormai da 44 anni, eppure la sua musica continua ad uscire. Al di là delle polemiche che nascono sempre quando escono album postumi (come nel caso di Michael Jackson), dopo “People, hell and angels”, uscito soltanto lo scorso marzo, ci sono ora in arrivo 88 registrazioni che Hendix effettuò tra il 1965 e il 1967 come chitarrista del gruppo r&b Curtis Knight & The Squires.

jimi hendrix

Immagini dal film su Jimi Hendrix, All is by my side

Arriverà nelle sale inglesi, l’8 agosto, ” All is by my side”, il film in cui André Benjamin, alias André 3000 degli OutKast, interpreta il grande Jimi Hendrix.

“All si by my side” è diretto e sceneggiato da John Ridley, e racconta dell’ascesa irresistibile di Hendrix, che lasciò New York per Londra, nel 1966 e un anno dopo, al suo ritorno, era già una leggenda.

Top 10: La Maledizione Della J

Mettiamo una cosa in chiaro e lasciamocela subito alle spalle: tutta questa faccenda della J e dei 27 è decisamente pretenziosa.
Spesso, vuoi per cultura o per abitudine, siamo portati a pensare la vita in maniera geometrica: presi due punti, tracciamo una linea. Tuttavia, come l’Olocausto insegna, applicare il rigore matematico alla vita sociale potrebbe comportare certe difficoltà. Tant’è che stereotipi e razzismi nascono proprio con lo stesso metodo: prendi tre o quattro casi (su milioni che ce ne sono) e ne azzardi una regola.
Nel caso della Maledizione, la faccenda nasce più o meno tra il ’69 e il ’71, triennio in cui l’amore libero e la cultura delle droghe miete quattro tra le più famose vittime del rock (Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison): tutte di 27 anni, tutte con una J nel nome. Una volta nato lo stereotipo, la questione diventa semplice: tutto ciò che rientra in esso è una conferma alla regola, e poco importa se le casistiche contrarie siano parecchio numerose (non sono che semplici eccezioni). Se poi salta fuori che Amy Winehouse aveva un Jade nel suo nome completo, tanti saluti a tutti.
Sono quindi nate due correnti di pensiero: la Maledizione della J e il Club dei 27. Spiegare entrambe a questo punto è pressoché inutile. Ma come dicevamo prima, la faccenda è totalmente pretenziosa. E un mucchio di salme con la J nel nome è sicuramente un ottimo pretesto per ascoltare 10 capolavori.

10. Amy Winehouse – Love Is A losing Game


Che ci piaccia o meno, bisogna ammettere che Amy Winehouse è stato un punto di riferimento per la musica nazionale e straniera di questi ultimi anni. Da Giusy Ferreri ad Adele, l’intero genere del soul è stato completamente rimodernato e rilanciato (con il pessimo nome di Jazz-pop, ma tant’è), incorrendo anche in quel pubblico che poco apprezza la black music. Ufficialmente Amy è morta durante l’assunzione di alcolici, ufficiosamente era sempre fatta come una pigna.

9. Johnny Cash & Joe Strummer – Redemption Song


Nessuno li ha mai inseriti nella maledizione. Eppure sono due nomi con la J, e nondimeno sono morti. Il vocalist dei Clash ci ha lasciati con un infarto alla fine del 2002, e giusto pochi giorni fa gli è stata dedicata una piazza a Granada. Johnny invece è morto a 73 anni per diabete o forse per troppa dolcezza, visto che erano passati solo pochi mesi dalla dipartita della moglie, la tanto amata June. Eh sì, anche lei.

8. The Rolling Stones – The Last Time


Brian Jones fu trovato annegato nella sua piscina, l’uso di droghe non fu mai del tutto confermato. Ma probabilmente non ce n’era nemmeno bisogno. Una vita turbolenta, sia dal punto di vista fisico che sentimentale, che stemperava solo con l’amore della musica: rischio di paternità a 17 anni, problemi disciplinari a scuola, furti sul lavoro per comprare strumenti musicali. Secondo Keith Richards fu lui a dare il nome Rollin’ Stones alla band. Eclettico come pochi, si può dire che con la sua morte sia stato il primo fondatore dei J27.

Top 5: La Fine Del Mondo, Un Decennio Alla Volta

Scampati anche stavolta alla “fine del mondo per come lo conosciamo”, non ci resta da far altro che riflettere un attimo sul nostro passato prima di andare avanti. Ormai è chiaro come l’Apocalisse sia un evento che ripugna e attrae allo stesso tempo. I Muse dicevano Apocalypse, Please, Barry McGuire parlava di vigilia della distruzione e i R.E.M. e Ligabue hanno dato sull’argomento un’opinione musicale tra le più citate di questi ultimi giorni. Ogni decennio ha avuto il suo spauracchio, dalla Guerra Fredda al millenium bug, passando per la sempreverde Rivelazione di Giovanni.

5. Jimi Hendrix – All along The Watchtower


Anni 60. Il Vietnam, l’Unione Sovietica, Cuba. Il pericolo comunista era stato messo di forza su un podio mancante di Hitler. Una ballata ispirata al Libro di Isaia, l’inizio della fine visto dalla cima di una torre di guardia. E’ il pericolo della Guerra Fredda che si fa sempre più forte, cantato nel 67 da Bob Dylan e rielaborato l’anno successivo da Hendrix, un periodo in cui sembrava che tutti negli States avessero un bunker sotterraneo nel giardino di casa.

4. Aphrodite’s Child – Four Horsemen


L’album 666 ha un nome che si spiega da solo. Forse la punta più alta della produzione di Vangelis, Roussos e soci, è un album fondamentale per gli amanti del prog e della psichedelia. Naturalmente, per il suo anno di uscita (1972) aveva delle idee considerate sin troppo audaci (come il mantra recitato dall’attrice Irene Papas, un misto tra isteria e sessualità spinta). Si aprono i sette sigilli, i cavalieri stanno arrivando, e tutto ciò che possiamo fare è chiederci finché siamo in tempo se quello che abbiamo fatto come individui e come società saprà mostrarsi degno degli eventi a venire.

Amy Winehouse nel Club 27

Un particolare che è già stato fatto notare è che Amy Winehouse è morta a 27 anni, un’età sulla quale vige una sorte di maledizione. La sua morte, infatti, la fa tristemente entrare di diritto nel famoso Club 27, una cerchia di artisti che, per coincidenza ma qualcuno sostiene addirittura per maledizione, sono deceduti durante il loro 27esimo anno di vita come Kurt Cobain, Brian Jones, Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison.

Film biografico su Jimi Hendrix, la famiglia smentisce

Un film biografico su Jimi Hendrix? Secondo l‘Experience Hendrix, la fondazione che amministra il patrimonio del celebre chitarrista, per il momento la risposta è negativa. Il gruppo, come già altre volte in passato, ha fatto sapere che nessun lungometraggio può essere realizzato se “include musica originale o di proprietà di Jimi Hendrix, senza la sua piena partecipazione“.