Charlie Watts: muore uno dei pilastri dei mitici Rolling Stones

Charlie Watts
E’ morto Charlie Watts, batterista dei Rolling Stones

Era un divo e un dio del rock: Charlie Watts, era un musicista d’eccezionale calibro, che ha scritto la storia del rock. Era il pilastro dei Rolling Stones, il pilastro solido, fiero ed impeccabile come gli abiti che indossava, che lo diversificavano dagli altri componenti della band, tutti lustrini e paillettes, mentre lui, Charlie, era imponente, come il ritmo dei suoi tamburi. Un’artista eclettico: inizia a suonare la sua batteria all’età di 14 anni, per poi avvicinarsi al jazz, genere a cui resterà legato per tutta la vita, con allontanamenti e ritorni. Negli anni ’60, si unisce a Mick Jagger, Keith Richards e Brian Jones creando la band che scriverà le più importanti pagine della storia del rock. I Rolling Stones, diventano sinonimo di musica, di rivoluzione, di ribellione. Con i Rolling Stones, il rock ha rotto gli argini del perbenismo, schiaffeggiando una società impostata, che attraverso questa musica, si è spettinata nel tempo, reiventandosi completamente.

 

E’ a quell’epoca, a quel tipo di musica che appartiene Charlie Watts, un batterista d’eccezione, un artista che nel tempo, ha assunto un’importanza mitologica. E’ sempre emerso, pur discostandosi dai suoi compagni di viaggio: Charlie Watts, era lontano da tutto ciò che il mondo del rock proponeva; un gigante, che amava la sua famiglia, la solidità e le cose semplici, innamorato allo stesso tempo, anche della sua musica a cui ha dedicato tutta la sua vita.

 

Il cofondatore della band più longeva e storica di tutti tempi, è morto all’età di 80 anni: lo ha annunciato il so portavoce, alla BBC. Charlie Watts, si era ritirato dalle scene da qualche tempo, a causa di un intervento al cuore a seguito del quale, gli è stato imposto assoluto riposo. E’ a causa di questo intervento che il noto batterista ha scelto di rinunciare al tour autunnale che si terrà negli Stati Uniti, nel quale, era stato sostituito da Jordan. In passato, il drummer, aveva affrontato un cancro alla gola, malattia dalla quale era guarito del tutto, ma negli ultimi tempi, il suo cuore aveva iniziato a fare capricci. E’ morto a Londra circondato dai suoi affetti.

In questo caso, la sua scomparsa, non cambierà il corso della storia: Charlie Watts, resterà un artista senza tempo, cosi come la sua musica. Eclettico, eccentrico, ma solido allo stesso tempo. Camaleontico per diversi aspetti, ma immenso per la sua capacità di far sentire il suo ritmo. Innumerevoli i messaggi di cordoglio arrivati dal mondo della musica, di cui è stato e sarà per sempre pura ispirazione.

Top 50 migliori performer live secondo Rolling Stones Usa

La versione americana del magazine Rolling Stones ha pubblicato un’altra delle sue interessanti classifiche. Dopo aver decretato il migliore chitarrista di sempre, Jimi Hendrix, i migliori artisti di sempre (i Beatles) e anche il miglior album di tutti i tempi (Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles), la nuova classifica di Rolling Stones ci dice chi è il miglior performer live.

US singer Bruce Springsteen and The E St

Rolling Stones america si è spinto nell’intricato territorio dei concerti live e ha stilato una lista nella quale sono state riservate anche delle interessanti sorprese.

Certo, il primo posto di Bruce Springsteen non sorprende molto, il Boss, d’altronde, è lui. Sorprende, invece, ad esempio, la lunga distanza che separa le due regine del pop: Madonna, che si è guadagnata la 30° posizione, e Lady Gaga, che è solo alle ultimissime posizioni della graduatoria.

La Ciccone e la Germanotta sono ritenute talmente brave che, secondo Rolling Stones, i loro live sono meglio anche di quelli dei Green Day e degli Sigur Ros, dei Queens of the Stone Age, almeno quelli di Madonna e dei Foo Figheter.

Top 50 migliori performer live secondo Rolling Stones

50. Fiona Apple

49. Taylor Swift

48. Green Day

47. Sigur Ros

46. Tool

45. Lady Gaga

44. Janelle Monae

43. Mumford and Sons

42. Skrillex

41. Tame Impala

40. Eric Church

39. Rush

38. Queens of the Stone Age

37. The National

36. Florence and the Machine

35. Bruno Mars

34. Foo Fighters

33. Beyonce

32. Sleigh Bells

31. David Byrne

Top 20 – Classiconi per un viaggio in macchina

Siete pronti per la partenza? Qualunque sia il posto dove state andando e il motivo per il quale ci andate, il viaggio non può iniziare se prima non si è messa a punto una playlist che ci terrà compagnia durante le ore di viaggio che separano la partenza dell’arrivo.

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Top 10 canzoni live di Mick Jagger e i Rolling Stones

Oggi Mick Jagger compie 70 anni. Cinquanta di questi li ha passati insieme ai Rolling Stones, il più grande gruppo rock che sia mai esistito.

I Rolling Stones sono una creatura di Jagger che con il suo carisma e il suo spiccato talento da frontman è riuscito a dare alla band quel valore aggiunto che sono gli spettacoli che gli Stones hanno da sempre regalato al loro pubblico.

Mick Sings

Sir Mick Jagger compie 70 anni – La foto storia della sua vita

Il 26 luglio 2013 il principe del rock compie 70 anni. Sir Mick Jagger arriva a spegnere 70 candeline al massimo della forma, come se tutti questi anni non fossero mai passati.

Energico e sensuale, geniale e sregolato, Mick Jagger mostra solo qualche ruga in più, ma non ha peso un briciolo del suo carisma trabordante che lo ha reso il rocker più famoso al mondo.

mick jagger

Luglio suona bene: a grande richiesta tornano al cinema Queen, Doors e Rolling Stones

Quest’anno il cinema e la musica sembrano aver trovato una nuova forma di collaborazione: oltre alle bellissime colonne sonore dei film usciti e in uscita per questa stagione, abbiamo potuto vedere al cinema dei grandi concerti e dei bellissimi documentari.

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Per chi non li avesse visti adesso c’è una nuova opportunità, a prezzo scontato.

Dopo il grande successo ottenuto dalle sale del circuito The Space in occasione della proiezione di pellicole musicali – concerti e documentari – gli organizzatori hanno deciso di bissare riproponendo in visione a prezzo scontato dei film che hanno ottenuto il maggior successo: Hungarian Rhapsody Queen Live in Budapest, The Doors Live at The Bowl ’68 e The Rolling Stones – Crossfire Hurricane.

Luglio suona bene – Il trailer

Il calendario di Luglio Suona Bene

1-2-3 Luglio

Hungarian Rhapsody Queen Live in Budapest di János Zsombolyai

Queen

8-9-10 Luglio

The Doors Live at The Bowl ’68 di Ray Manzarek

The doors

15-16-17 Luglio

The Rolling Stones – Crossfire Hurricane di Brett Morgen

The rolling stones

 

50 anni fa usciva Come On! il primo singolo dei Rolling Stones

Sono dei veterani del rock, su questo non c’è alcun dubbio. Sulla piazza da ben 50 anni i Rolling Stones continuano ad essere sempre sulla cresta dell’onda e con la stessa energia che li ha sempre contraddistinti.

E oggi, 7 giugno, i Rolling Stones festeggiano un anniversario molto importante: sono passati esattamente 50 anni dall’uscita di Come On!, il primo singolo della bande capitanata da Mick Jagger.

Rolling Stones Come On

Top 10: La Maledizione Della J

Mettiamo una cosa in chiaro e lasciamocela subito alle spalle: tutta questa faccenda della J e dei 27 è decisamente pretenziosa.
Spesso, vuoi per cultura o per abitudine, siamo portati a pensare la vita in maniera geometrica: presi due punti, tracciamo una linea. Tuttavia, come l’Olocausto insegna, applicare il rigore matematico alla vita sociale potrebbe comportare certe difficoltà. Tant’è che stereotipi e razzismi nascono proprio con lo stesso metodo: prendi tre o quattro casi (su milioni che ce ne sono) e ne azzardi una regola.
Nel caso della Maledizione, la faccenda nasce più o meno tra il ’69 e il ’71, triennio in cui l’amore libero e la cultura delle droghe miete quattro tra le più famose vittime del rock (Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison): tutte di 27 anni, tutte con una J nel nome. Una volta nato lo stereotipo, la questione diventa semplice: tutto ciò che rientra in esso è una conferma alla regola, e poco importa se le casistiche contrarie siano parecchio numerose (non sono che semplici eccezioni). Se poi salta fuori che Amy Winehouse aveva un Jade nel suo nome completo, tanti saluti a tutti.
Sono quindi nate due correnti di pensiero: la Maledizione della J e il Club dei 27. Spiegare entrambe a questo punto è pressoché inutile. Ma come dicevamo prima, la faccenda è totalmente pretenziosa. E un mucchio di salme con la J nel nome è sicuramente un ottimo pretesto per ascoltare 10 capolavori.

10. Amy Winehouse – Love Is A losing Game


Che ci piaccia o meno, bisogna ammettere che Amy Winehouse è stato un punto di riferimento per la musica nazionale e straniera di questi ultimi anni. Da Giusy Ferreri ad Adele, l’intero genere del soul è stato completamente rimodernato e rilanciato (con il pessimo nome di Jazz-pop, ma tant’è), incorrendo anche in quel pubblico che poco apprezza la black music. Ufficialmente Amy è morta durante l’assunzione di alcolici, ufficiosamente era sempre fatta come una pigna.

9. Johnny Cash & Joe Strummer – Redemption Song


Nessuno li ha mai inseriti nella maledizione. Eppure sono due nomi con la J, e nondimeno sono morti. Il vocalist dei Clash ci ha lasciati con un infarto alla fine del 2002, e giusto pochi giorni fa gli è stata dedicata una piazza a Granada. Johnny invece è morto a 73 anni per diabete o forse per troppa dolcezza, visto che erano passati solo pochi mesi dalla dipartita della moglie, la tanto amata June. Eh sì, anche lei.

8. The Rolling Stones – The Last Time


Brian Jones fu trovato annegato nella sua piscina, l’uso di droghe non fu mai del tutto confermato. Ma probabilmente non ce n’era nemmeno bisogno. Una vita turbolenta, sia dal punto di vista fisico che sentimentale, che stemperava solo con l’amore della musica: rischio di paternità a 17 anni, problemi disciplinari a scuola, furti sul lavoro per comprare strumenti musicali. Secondo Keith Richards fu lui a dare il nome Rollin’ Stones alla band. Eclettico come pochi, si può dire che con la sua morte sia stato il primo fondatore dei J27.