Sanremo 2015: news su canzoni e artisti

Carlo Conti, il conduttore della prossima edizione 2015 del Festival di Sanremo, ha svelato qualche anticipazione su quella che è la sua idea della kermesse.

CarloConti

L’intento di Conti è quello di realizzare un festival che sia popolare e contemporaneo allo stesso tempo, ed è per questo che si trova già alle prese con il regolamento, valutando tutti i meccanismi che riguardano le canzoni, gli artisti e il voto. 

Ricordiamo che Conti sarà anche il direttore artistico del festival, per il quale ha pensato di conservare la separazione in due categorie: i Big e i Giovani, quest’ultimi saranno in 8, come è avvenuto l’anno scorso, mentre il numero dei Big è ancora da definire.

Quello che cambierà è sicuramente il meccanismo delle due canzoni presentate dai Big in gara, tanto voluto da Fazio e che invece Conti intende eliminare, ritornerà dunque la presentazione di un’unico pezzo.

Nelle prime serate si avrà la possibilità di ascoltare i brani, poi nei giorni successivi si potrà già vedere una sorta di classifica provvisoria di gradimento, quantomeno le prime posizioni, che può far intuire chi è a rischio eliminazione e chi no.

Il televoto resterà lo strumento principale per decretare la classifica finale, anche se la sala stampa, dal canto suo, avrà molta importanza. Porte aperte anche ai cantanti cosiddetti “ex talent”.

La selezione delle canzoni inizierà tra settembre e dicembre e riguardo ai nomi che potrebbero comporre il cast di artisti, Carlo Conti ha detto:

Ci sono dei nomi che, nel percorso di una gara come è quello del Festival, è inutile farli intervenire, forzandoli a partecipare. Inoltre andrebbero a togliere un equilibrio di gara, verso gli altri partecipanti. Ritengo che sia una forma di rispetto verso queste grandi star e anche soprattutto nei confronti di chi è in gara. Se Ligabue, Zucchero, Renato Zero o Laura Pausini partecipassero al Festival, sarebbe quasi una vittoria scontata. Ma non perché sono più forti degli altri partecipanti, ma semplicemente perché sono in una dimensione diversa rispetto agli altri.