Top 10: English Punk vecchia scuola

Nato più come una moda che come un vero e proprio movimento, il punk ha assunto con gli anni le vere e proprie fattezze della rivolta giovanile contro il conformismo dei grandi e dei conservatori.
In un contesto come quello del Regno Unito poi, che ha sempre fatto dell’irriverenza una delle sue caratteristiche storiche, l’esagerazione ha subito preso le fattezze di creste, borchie, anfibi e pantaloni attillati. Senza contare le tonnellate di siringhe e cucchiaini riscaldati. Da Johnny Rotten a Joe Strummer, passando per nomi meno noti ai più, la scena punk inglese è tuttora una delle più rispettate e considerate da qualsiasi gruppo aspiri a rientrare nella categoria dell’alternative music.

10 Echo And The Bunnymen – People Are Strange

Un gruppo che è già andato un po’ più avanti rispetto al punk normalmente inteso, per un pezzo che di punk aveva davvero poco. Del post-punk degli Echo and the Bunnymen si sarebbe potuto prendere in considerazione pezzi come The Killing Moon e Lips Like Sugar, ma con questa cover dei Doors la band ha preso parte a uno dei cult movie vampirici più interessanti della storia del cinema: Ragazzi Perduti.

9. The Specials – It’s You

Nonostante sia nato dalla patria del Reggae, lo Ska è diventato col tempo una costola fondamentale del genere punk. Appartenenti al movimento del 2 tone ska, gli Specials sono conterranei e contemporanei ai ben più famosi Madness, altro gruppo fondamentale per la storia del genere. Questo brano è stato spesso utilizzato in Italia come jingle per svariati spot televisivi.

8. Stiff Little Fingers – Johnny Was

Il vessillo delle regioni a nord dell’Irlanda. L’Ulster alternativa. La rabbia del punk mista all’orgoglio di una nazione vessata da propagande sempre in bilico tra separatismo e collaborazionismo. Una cover di Bob Marley completamente rielaborata, per un risultato doppiamente drammatico.