Le strategie politiche di Thom Yorke

Un po’ è colpa del pubblico di Vasco Rossi. Già, perché, a giudicare dal tour italiano dei Radiohead, pare che ormai siano un band per tamarri e popolino.Un gran gruppo, certo, ma che, in finale, non ha fatto altro che portare in ambito rock quello che iniziava a muoversi nell’undergruond dell’elettronica.

Eresia? Ebbene, lo hanno fatto con Kid-A, attingendo, ad esempio, anche dai Cehmical Brothers, già nei 90, per non parlare delle derive dubstep dalle quali hanno preso a piene mani nei loro ultimi due album. Non lasciamo prenderci in giro.

Però è anche giusto così. Sdoganare dei geni come Four Tet e Burial, che con lo stesso Yorke hanno collaborato, infatti, non è affatto una cosa sbagliata. Ben venga darli in pasto al mainstream. Se Sbtrkt ha avuto successo, un po’, lo deve anche al remix che ha fatto per Lotus Flower dei Radiohead, dopotutto.

E intanto Thom si è messo a fare il dj. Giusto ieri il web è stato invaso da commenti e post sulla sua selezione di remix, composta per un magazine inglese e comprendente versioni dance, o almeno elettroniche, di sui pezzi solisti, di brani delle sue band e, addirittura qualche inedito. Che voglia dedicarsi ai giradischi è un’acquisizione plateale.

Di sicuro potrebbe candidarsi alle elezioni, tanto è vasto il suo pubblico. Ma ha dichiarato che la politica lo annoia e non ne vuole neppure scrivere. In più, proprio in queste ore, non ha lasciato altri dubbi in merito, prendendo a pesci in faccia alcuni personaggi influenti del governo inglese.

Li ha proprio minacciati a dire la verità:

Se solo David Cameron prova ad usare una canzone dei Radiohead in una sua prossima campagna elettorale, gli faccio una causa così tosta da fargli cagare filo spinato!.

La sua paura è quella di fare la fine dei Kane, che nel 2010 finirono con Everybody’s Changing a fare il gioco dei conservatori. Yorke lo ha ammesso chiaramente:

Non mi fa impazzire sapere che a un primo Ministro Conservatore o a un banchiere piaccia la mia musica. O che trovino interessante il nostro King of Limbs. Vabbè, chi se ne fotte, ma vorrei evitare che si ripeta quello che è successo ai Keane. Non voterò mai per loro.

E del resto l’elettronica è progressista, quindi tutto torna.