Le leggende dell’Hip Hop irrompono nelle classifiche nazionali con Guè Pequeno e Don Joe & Shablo

Torniamo ad occuparci del mondo Hip Hop e R&B nel consueto spazio settimanale curato da Daniele Vit. Il cantante oggi ci parla di Guè Pequeno e Don Joe & Shablo.

Abbiamo già parlato la scorsa settimana del fatto che l’HipHop in italia ha un vasto pubblico ma è altrettanto ghettizzato dalle televisioni e dalle radio e che invece quando ci si trova a contatto con la realtà ci si rende conto che oramai è il futuro della musica anche in Italia. Proprio per questo, nel post di questa settimana voglio parlarvi di due dischi, dischi che,  pur essendo per 3/4 della popolazione catalogati come dischi underground, appena usciti, hanno scalato le classifiche nazionali delle vendite (vedi Fimi ad esempio) e si sono posizionati trai primi posti delle vendite davanti a mostri sacri della popmusic italiano ed internazionale.

Parliamo dei dischi di Guè Pequeno, Il ragazzo d’oro, e del clamoroso disco di Don Joe & Shablo, Thori e rocce: appartenenti ognuno di loro alla “famiglia” Dogo, loro si sono messi in gioco singolarmente per tirare fuori un altro pezzo di storia dell’hiphop italiano. Il Guè ha afferrato le sue idee e mettendole su un foglio ha decisamente tirato giù uno dei dischi più veri e più belli che ci sono in giro da qualche anno a questa parte. Molti a pensare “ma… un disco solista, saranno sempre le solite menate Dogo” e invece no, per niente, un disco ricco di collaborazioni e molto molto variegato (fatto a mio parere molto ma molto bene). Troviamo vari feat. ( entics, Vacca, Montenero, Caneda, ecc. ) quindi se non vi piace una traccia ve ne piacerà sicuramente un’altra, ma la cosa principale è che non può non piacervi Guè, sempre più particolare in quello che dice e nel modo in cui lo dice. Altro discone uscito lo stesso periodo è (come dicevo prima) quello di Don Joe & Shablo – Thori e Rocce.

La tracklist del disco contiene sedici pezzi e all’interno si trovano più di 40 artisti ( cosa assurda ma bellissima se si pensa che in italia non ci si da una mano neanche a pagare oro … nel mondo normale, non in quello del’ hiphop ). Il disco è stato anticipato da un video clamoroso, ultracliccato sul web, “Le leggende non muoiono mai” vede la partecipazione di Fabri Fibra, Marracash, Jake la Furia, Guè Pequeno, J-Ax e Francesco Sarcina delle Vibrazioni (che questa volta mi ha rubato il posto nel ritornello… ihih,) ma all’interno del disco troviamo praticamente tutta la scena underground italiana.

Collaborazioni di spicco per due dischi di spicco quindi, pensati solamente per catturare il gusto di chi l’ha fatti e per la gente soprattutto. Due prodotti che a molti risulterebbero di nicchia, ma che, in realtà, nel 2011 di nicchia non sono. Voi amanti di Ramazzotti, Vasco Rossi, Pausini ecc ecc, siete sempre stati tranquilli e fieri del fatto che i vostri beniamini erano e sarebbero sempre stati idoli incontrastati del mercato discografico? Adesso iniziate a tremare… La musica della strada che piace oramai un po’ a tutti, sta, passo dopo passo, scalando la vetta e spero presto anche in ITALIA, come già accade nel resto del mondo. Voi, ascoltatori di musica italiana, dovete solo essere pronti ad apprezzarla appieno senza pregiudizi!

P.S.: domani sarò uno degli ospiti del Concertone dei Club Dogo a Carroponte (Milano) .. naturalmente prossima settimana vi parlerò dell’evento e se riesco farò anche qualche foto.