Top 10: le dieci canzoni più belle dei Doors

42 anni fa moriva Jim Morrison e con la sua morte, qualche anno dopo, scompariranno anche i Doors, il gruppo che Jim aveva formato insieme a Ray Manzarek, scomparso qualche mese fa.

I Doors non sono stati solo un gruppo musicale, ma molto di più. Il loro modo di fare musica è stato rivoluzionario: giusto come esempio, i Doors non usavano il basso, ma l’organo.

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42 anni fa moriva Jim Morrison: la fine di una vita e l’inizio di una leggenda

Anche lui, insieme a Jimi Hendrix, Janis Joplin, Kurt Kobain e a Emy Winehouse e a molti altri ancora,  fa parte del club dei 27, ossia di quel gruppo di artisti, musicisti e cantanti morti a 27 anni.

La morte per Jim Morrison sopraggiunse all’alba di una calda mattina parigina, il 3 luglio del 1971, nella vasca da bagno del suo appartamento di Rue de Beautreillis, o almeno questa è la versione ufficiale.

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Luglio suona bene: a grande richiesta tornano al cinema Queen, Doors e Rolling Stones

Quest’anno il cinema e la musica sembrano aver trovato una nuova forma di collaborazione: oltre alle bellissime colonne sonore dei film usciti e in uscita per questa stagione, abbiamo potuto vedere al cinema dei grandi concerti e dei bellissimi documentari.

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Per chi non li avesse visti adesso c’è una nuova opportunità, a prezzo scontato.

Dopo il grande successo ottenuto dalle sale del circuito The Space in occasione della proiezione di pellicole musicali – concerti e documentari – gli organizzatori hanno deciso di bissare riproponendo in visione a prezzo scontato dei film che hanno ottenuto il maggior successo: Hungarian Rhapsody Queen Live in Budapest, The Doors Live at The Bowl ’68 e The Rolling Stones – Crossfire Hurricane.

Luglio suona bene – Il trailer

Il calendario di Luglio Suona Bene

1-2-3 Luglio

Hungarian Rhapsody Queen Live in Budapest di János Zsombolyai

Queen

8-9-10 Luglio

The Doors Live at The Bowl ’68 di Ray Manzarek

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15-16-17 Luglio

The Rolling Stones – Crossfire Hurricane di Brett Morgen

The rolling stones

 

Top 10: dieci canzoni in ricordo di Ray Manzarek

Se n’è andato a 74 anni dopo una lunga lotta contro il cancro. Si stava curando in Germania, ma non ce l’ha fatta. Ray Manzarek non c’è più e la sua scomparsa segna anche la fine definitiva dei Doors.

Era lui che, dopo la morte di Jim Morrison, aveva fatto di tutto perché la leggenda potesse continuare a vivere.

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Se n’è andato l’architetto

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Se n’è andato una altro pezzo dei Doors. Ray Manzarek, il componente della band che ha sempre amato definirsi l’architetto dei Doors, se n’è andato poche ore fa. L’annuncio è apparso sulla pagina Facebook dei Doors.

Aveva 74 anni e da tempo lottava contro il cancro. Si è spento nella notte in Germania, alla RoMed Clinic di Rosenheim, circondato dall’affetto della sua famiglia.

The Doors vivono ancora grazie ad una app

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I tempi cambiano e con loro cambia anche la musica, e c’è il serio rischio che l’oblio possa cancellare le tracce che alcune grandi leggende della musica hanno lasciato nella storia di questa arte.

Ad accelerare questo processo di dimenticanza ci pensa la tecnologia: i nuovi modi di fruizioni della musica penalizzano vinili, cd e tutto ciò che non è digitale. Ma la tecnologia può anche essere l’esatto opposto: un modo per far rivivere una leggenda.

Il 27 febbraio arrivano The Doors al cinema

Appuntamento al cinema. Ma c’è solo un giorno di proiezioni. Ne vale la penna però: si tratta di uno dei lungometraggi più sapidi girati ad un concerto tra il 68 ed oggi. I protagonisti sono The Doors.

Top 10: La Maledizione Della J

Mettiamo una cosa in chiaro e lasciamocela subito alle spalle: tutta questa faccenda della J e dei 27 è decisamente pretenziosa.
Spesso, vuoi per cultura o per abitudine, siamo portati a pensare la vita in maniera geometrica: presi due punti, tracciamo una linea. Tuttavia, come l’Olocausto insegna, applicare il rigore matematico alla vita sociale potrebbe comportare certe difficoltà. Tant’è che stereotipi e razzismi nascono proprio con lo stesso metodo: prendi tre o quattro casi (su milioni che ce ne sono) e ne azzardi una regola.
Nel caso della Maledizione, la faccenda nasce più o meno tra il ’69 e il ’71, triennio in cui l’amore libero e la cultura delle droghe miete quattro tra le più famose vittime del rock (Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison): tutte di 27 anni, tutte con una J nel nome. Una volta nato lo stereotipo, la questione diventa semplice: tutto ciò che rientra in esso è una conferma alla regola, e poco importa se le casistiche contrarie siano parecchio numerose (non sono che semplici eccezioni). Se poi salta fuori che Amy Winehouse aveva un Jade nel suo nome completo, tanti saluti a tutti.
Sono quindi nate due correnti di pensiero: la Maledizione della J e il Club dei 27. Spiegare entrambe a questo punto è pressoché inutile. Ma come dicevamo prima, la faccenda è totalmente pretenziosa. E un mucchio di salme con la J nel nome è sicuramente un ottimo pretesto per ascoltare 10 capolavori.

10. Amy Winehouse – Love Is A losing Game


Che ci piaccia o meno, bisogna ammettere che Amy Winehouse è stato un punto di riferimento per la musica nazionale e straniera di questi ultimi anni. Da Giusy Ferreri ad Adele, l’intero genere del soul è stato completamente rimodernato e rilanciato (con il pessimo nome di Jazz-pop, ma tant’è), incorrendo anche in quel pubblico che poco apprezza la black music. Ufficialmente Amy è morta durante l’assunzione di alcolici, ufficiosamente era sempre fatta come una pigna.

9. Johnny Cash & Joe Strummer – Redemption Song


Nessuno li ha mai inseriti nella maledizione. Eppure sono due nomi con la J, e nondimeno sono morti. Il vocalist dei Clash ci ha lasciati con un infarto alla fine del 2002, e giusto pochi giorni fa gli è stata dedicata una piazza a Granada. Johnny invece è morto a 73 anni per diabete o forse per troppa dolcezza, visto che erano passati solo pochi mesi dalla dipartita della moglie, la tanto amata June. Eh sì, anche lei.

8. The Rolling Stones – The Last Time


Brian Jones fu trovato annegato nella sua piscina, l’uso di droghe non fu mai del tutto confermato. Ma probabilmente non ce n’era nemmeno bisogno. Una vita turbolenta, sia dal punto di vista fisico che sentimentale, che stemperava solo con l’amore della musica: rischio di paternità a 17 anni, problemi disciplinari a scuola, furti sul lavoro per comprare strumenti musicali. Secondo Keith Richards fu lui a dare il nome Rollin’ Stones alla band. Eclettico come pochi, si può dire che con la sua morte sia stato il primo fondatore dei J27.

The Doors, She smells so nice, nuova canzone

Una nuova canzone dei Doors, dal titolo She smells so nice, è stata recuperata ed inserita nel nuovo documentario dedicato alla band di Jim Morrison , intitolato Mr. Mojo Risin’: The story of L.A. Woman.