Finalmente i Fat Freddy’s Drop in Italia

Era ora. Il pubblico italiano li acclama dagli esordi e loro hanno marinato quasi tutte le occasioni di accontentarlo. Questa volta non scappano: il 2 luglio suoneranno finalmente a Milano i Fat Freddy’s Drop.

Come chi sono?

Joe Dukie aka Dallas Tamaira (Voce), Dobie Blaze aka Iain Gordon (tastiere e synth) Tony Chang aka Toby Laing (tromba) Jetlag Johnson aka Tehimana Kerr (chitarra) Hopepa aka Joe Lindsay (trombone) Fitchie aka MU aka Chris Faiumu (MPC) che presentano Chopper Reedz aka Scott Towers (sassofono), insomma sono tantissimi.

Tra l’altro sono artefici anche di un primato: la band è autrice del celebre “Based On A True Story”, l’album neozelandese più venduto di tutti i tempi.

Ma era un successone non annunciato che ha proseguito ancora lungo un percorso classico e al contempo personale. Il vulcanico combo soul-reggae-dub aveva ammaliato mezzo mondo nel 2005 con lo strabiliante esordio Based On A True Story ben 8 volte disco di platino soltanto in Nuova Zelanda, e poi grande successo anche nel resto del mondo, e poi sforna

 B.O.A.T.S.

Il secondo disco ha segnato un risultato unico se si pensa che si tratta di un album indipendente che ha goduto di una promozione pressoché nulla.
 L’album ha poi raccolto ottimi risultati di vendita e di critica in tutto il mondo ed è stato album dell’anno per l’ormai mitologica trasmissione di Gilles Peterson alla BBC nel 2005, crocevia delle nuove tendenze da generazioni e generazioni.

B.O.A.T.S. è un concentrato di dub, reggae ed elettronica dancefloor i cui ritmi pesanti sono cullati da arrangiamenti jazz, soul, funk impregnati dall’atmosfera pigra dell’isola di Aotearoa.

 Dopo questo lavoro la band ha pubblicato nel 2009 ancora un altro capolavoro Dr Boondigga & The Big BW, che comprende 9 brani di difficile catalogazione nati durante i lunghi viaggi e le lunghe jam live successive all’album d’esordio. Inutile dire in che Nuova Zelanda si è conquistato un disco di platino in soli 4 giorni.

E se questo curriculum sembra già abbastanza è però da comprendere che il loro live è ancora meglio. Chi li ha visti allo storico Sonar di Barcellona, qualche edizione fa, non li ha mai dimenticati. Provare per credere.