Un premio alla sessualità di Frank Ocean

Il rap è machista. Non si può negare questo aspetto che, se non è connaturato alla cultura hip hop, ha sempre caratterizzato i testi e l’iconografia da videoclip del genere.

Ebbene, qualcosa sta cambiando. Difatti, Frank Ocean è candidato per i Glaad Media Awards, premi annuali attribuiti agli artisti, performer e personaggi dei media per, citando letteralmente, “le rappresentazioni accurate e precise delle comunità gay, lesbica, bisessuale e transgender, oltre che dei problemi che devono affrontare”.

La nuova era del rap sta iniziando. Oltretutto, a fare da apripista a questo vento innovatore, guarda caso, c’è ancora lui, l’ormai più che prezzemolino Frank.

Già con i suoi Odd Future aveva fatto respirare a pieni polmoni il pubblico; la crew si era distinta per quell’urgenza post-adolescenziale che mancava da un bel po’. Senza contare i loro ritmi, basati su una reinterpretazione dei suoni cari all’Uk garage e alla bass music in generale, senza privarsi di quei bassi cupi che avevano animato la scena di Bristol negli anni 90.

Da lì, per il signorino Ocean si erano aperte le porte del successo: chiamato a collaborare con i grandi, Kanie West in testa, è stato incoronato come song writer dell’anno, mentre le chiamate per comparire su dischi altrui fioccavano come la neve ad Aspen.

Ce n’era già abbastanza per godersi un attimino gli allori. E invece no: il giovane rapper si è lanciato in un’operazione in controtendenza con la notorietà raggiunta sul mercato. Già, perché il suo album solista, “Channel Orange”, viene distribuito in download gratuito.

Il resto è storia recente: un tripudio di consensi da parte di pubblico e critica che portano il disco tra le prime posizioni di ogni classifica stilata dagli addetti ai lavori a fine 2012.

E adesso, dopo non aver nascosto una sua relazione omosessuale, l’avventura del venticinquenne Christopher Breaux continua in questa nuova lizza, che lo porta a scagliarsi nuovamente contro la stasi del rap. L’associazione ha nominato Ocean nella categoria “Outstanding Music Artist” per il suo album d’esordio “Channel Orange”, in una rosa che comprende icone Gay come gli Scissor Sisters e i Gossip.

E la piccola rivoluzione del piccolo Frank, dunque, è destinata a continuare, anche se per conoscere i vincitori ci vorrà la metà di maggio, il suo anticonformismo è già un successone. Peccato solo che un premio attribuito in base alle proprie scelte sessuali resti di un sessismo estremo.