Lust For Life è il nuovo film su David Bowie e Iggy Pop

Esiste un luogo mentale. Una città che adesso non c’è più, o meglio, che si è trasformata nella nuova Europa. Un vecchio muro che cadendo ha tentato di unire due mondi equidistanti dal giusto. E poi gli anni 70, la metamorfosi del rock, e bar pieni, tutta la notte, di bottiglie da svuotare. Lì si muovono due ragazzi intenti a sfuggire ai propri demoni. Sono arrivati da lontano e si chiamano David Bowie ed Iggy Pop.

Questa è la trama. Sì, perché dalla trilogia berlinese del Duca Bianco e dai dischi che ha prodotto in quella città per il suo amico Iggy ne sta venendo fuori un film. Secondo l'”Hollywood Reporter”, che riporta la notizia, per il lavoro i produttori britannici di Altered Images si sono alleati con i berlinesi di Egoli Tossell Film.

lla regia è stato chiamato Gabriel Range, filmmaker inglese il cui film più noto è “Death of a president” del 2006 in cui si immaginava l’assassinio, nel 2007, di George W. Bush. Si intitolerà “Lust For Life”, proprio come una delle canzoni nate in quel periodo dai due.

Tra l’altro il brano non è nuovo ad incursioni cinematografiche, avendo arricchito e non di poco la colonna sonora di “Trainspotting”. Insomma gli elementi ci sono tutti. Ed anche le vicende hanno già avuto un’indagine bibliografica, pubblicata in Italia, un paio da anni fa da Arcana.

Una storia che merita, questo è chiaro. Si tratta di due ragazzi che si disintossicano, facendo musica, e cambiano le sorti del rock. Non si vorrà mica negare l’importanza di Bowie e Brian Eno in quegli anni e con quei dischi per la nascita della successiva new wave? La trama è oltremodo ricca.

Ma c’è di più: la produzione, tra l’altro, di questo di più ne sta facendo una bandiera. Non è, infatti, la solita biografica rock che si conclude con la morte del protagonista, nossignore. Quei due monelli sono ancora vivi e addirittura impegnati entrambi nei propri rispettivi album in uscita. Dunque non manca neppure il lieto fine. Una favola basta su musica ed eccessi in sostanza. Non resta che gridare ciack. Sperando che il copione sia all’altezza di una vicenda tanto importante. La storia del rock se lo merita.